Di genere

maternità giardino oro copia

                                   
*Abbiamo un modo così particolare
di scriverci la vita addosso
certificati d’esistenza in cui pezzi mancanti
più o meno visibili
ci sottraggono peso (dimagrimento garantito)
ci squalificano fino a dimostrare
che non siamo più stelle dipinte belle
ma
in quel pugno di niente
e ci si trova un giorno in disavanzi
cambiate fuori e frammentate dentro

*in quel vuoto che ci faceva donne sconsolate
_ si vive per i figli e per mille altre ragioni_
cicatrici ipertrofiche a ricordo
il corpo in astinenza d’emozioni
la giovinezza estinta prima che fosse tempo
io scrivo donna
senza cancellature o pentimenti
in lingua femmina
(di maschi è stato scritto per i secoli)
e mi dichiaro fiera
per quanto mi si dica circoscritta
di tanta mia esistenza al femminile

*e sul finire parlo anche in dialetto
recupero i miei geni primordiali
sono che siamo tutte _amate o meno_
rivendico il diritto
a proclamare un cuore poliglotta, uno straniero
che per farsi capire anche dagli uomini
figli fratelli padri amici amanti
dialoga e gesticola più forte

                              

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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23 risposte a Di genere

  1. annamaria49 ha detto:

    Una donna e la sua esistenza, che poi sarebbe di tante. Si nasce, si cresce, e ci si dona al marito, figli e intanto il tempo passa e con esso la gioventù, ma resta l’immutabile interiorità che migliora e porta a una bellezza affrescata di saggezza. La donna spesso umiliata possiede la forza interiore della maternità ed è quest’ultima che prevale sempre.
    Bellissima poesia, è sempre un immenso piacere leggerti.
    Buona domenica.
    con affetto
    annamaria

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    • cristina bove ha detto:

      grazie della tua lettura, Annamaria, ci sta anche questo.
      è la donna, che deve essere fiera di esserlo,senza altri attributi o compiti, è l’essenza femminile che deve essere rivendicata.
      siamo l’altra metà del cielo, quella che accoglie la vita in ogni suo aspetto.

      buona domenica anche a te, affettuosamente
      cri

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  2. gelsobianco ha detto:

    “io scrivo donna
    senza cancellature o pentimenti
    in lingua femmina”
    Sì, Cri! Sì, grande Cri!
    Donna vera in tutti i sensi tu comprendi perfettamente noi donne.
    Ci proteggi con il tuo affetto.

    Applaudo.
    Ti abbraccio.

    E la musica è dolce, tenera. Consola.

    Splendida l’immagine!


    gb

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  3. carmen ha detto:

    Bellissima incisiva, piena della Verità che spesso si cerca in posti sbagliati e per questo non si trova. Grande Cristina! L’argomento è di quelli che mi fa soffrire più di ogni altra cosa, ma non soltanto in riferimento alle donne, ma in generale, in riferimento a tutte le persone che vengono umiliate, offese, mal trattate, come tanti bambini, per esempio! Ma mi sto sempre più convincendo che in ogni persona che sottomette o fa violenza, anche solo (sic!) psicologica, c’è una malattia, un disturbo psichico forte. Ne bbiamo prove tutti i giorni, purtroppo!
    Ciao, Cristina. E grazie!
    Carmen

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    • cristina bove ha detto:

      io credo che il disturbo di cui parli esista e sia conseguenza di un errato rapporto di genere.
      la società che permette disuguaglianze di diritto, che tiene volutamente nell’ignoranza i meno abbienti (il popolo-gregge che foraggia i capitalisti-caimani), in ogni parte del mondo, determina anche la mortificazione delle donne, le strumentalizza tenendole nel limbo delle superstizioni e dei costumi che sono volti tutti a compiacere gli uomini.
      e così si perpetuano le anomalie da sudditanza, fisiche e psichiche, le aberrazioni che conducono i maschi adulti, e anche alcune donne, a sottomettere i deboli, bambini,donne, ecc.
      grazie di aver commentato, Car.
      un abbraccio

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  4. Annamaria Ferramosca ha detto:

    “liberando noi stesse, offriamo la rosa per intero, e loro impareranno a coltivare giardini, anziché terreni di caccia.”
    da incidere nella pietra. grazie per esserci e perfettamente interpretarci, sorella Cris. con affetto,
    annamaria

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    • cristina bove ha detto:

      grazie a te, carissima Annamaria, perché ci sei e perché sai anche tu che solo tenendoci per mano possiamo resistere e provare a cambiarlo, questo mondo fallocratico che, in maniera esplicita o subdola, ci ha sempre tiranneggiato.
      sorelle, sì, perché figlie di un comune destino.
      con altrettanto affetto
      cri

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  5. Lucetta Frisa ha detto:

    peccato che tu non possa sentire lo scroscio potente e assordante dei miei applausi! Un grande abbraccio,carissima Cristina

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  6. margraces ha detto:

    Antica. Autentica. Primordiale. Donna.

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  7. aitanblog ha detto:

    Credo di capirti anche senza traduzioni in lingua maschile.
    Sarà che Jung mi ha convinto che ognuno di noi è dotato di un animus (s.m.) e di un’anima (s.f.).

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  8. fattorina1 ha detto:

    Poesia bellissima, generosa , femminile e femminista: le donne fanno anche figli maschi e li educano alle tenerezze , li amano troppo probabilmente e loro perdono le piume d’uccello per indossare rostri. Cristina qui gioca allo scoperto, poca filosofia e molta vita, molta verità. Ossequi.
    Narda

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    • cristina bove ha detto:

      grazie, Narda!
      credo che mi sia precipitata addosso la volontà di esplicitare, di dire quanto più possibile con chiarezza, senza rinunciare a quel mondo poetico cui si appartiene per necessità di trascendenza, perché quanto più riusciamo a librarci, tanto più vediamo.
      vedere è prepararsi per il cambiamento.

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  9. domenicomortellaro ha detto:

    Da donna scritta su donne… bellissima da apprezzare, facile da capire, più complicata perchè così donna… da sentire

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  10. fernirosso ha detto:

    ..e li facciamo noi, noi donne, anche i maschi, gli uomini… il fatto è che cammin facendo si cancellano, credo, di dosso, tutto quanto abbiamo loro dato a iosa e trattengono solo …osa e osano di tutto, anche contro di noi, e a volte ricordano …rosa perché lo hanno dentro un semino di rosa che noi siamo per intero e ne diffondiamo il profumo e serbiamo per noi le spine. f

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    • cristina bove ha detto:

      infatti, Ferni, li facciamo noi, santi e criminali.
      e non tutte sappiamo offrire quel semino di rosa, non tutte abbiamo avuto la fortuna di spaziare con la mente e accorgerci che il laccio che ci stringe, soffoca anche loro.
      liberando noi stesse, offriamo la rosa per intero, e loro impareranno a coltivare giardini, anziché terreni di caccia.

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