La distanza è una fatamorgana

al-di-qua-delle-nuvole-by-cribo

dove c’eri una volta o forse mai
ci sono coordinate d’aria e fuoco
mari senza la linea d’orizzonte
sensi d’inanità
giorni in cui cedo
all’innocente male che separa
o al bene irragionevole che incalza

dovrei sapermi tramandare
storia fra tante storie
di mezze verità gridate con maiuscole
ma le cadenze ingannano
_sono le mappe d’un paese vuoto_
le parole rimbalzano dai fogli:
non possono spiegare
ciò che davvero ci divide: spazio
per il costante lutto dell’amore

e tuttavia
le stesse confusioni
i voli e le vertigini
le cadute dai trampoli mentali
_stiamo perdendo sogni e amici immaginari_
ci rimangono solo le finestre
i davanzali da riposo
per qualche stanco e sperso
colombo viaggiatore

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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11 risposte a La distanza è una fatamorgana

  1. elis19mr ha detto:

    Sempre in bilico tra introspezione e partecipazione al destino comune :-))

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  2. Anonimo ha detto:

    Eppure come é bello rientrare al porto dopo una tempesta tremenda e già guardo NON il porto tranquillo, ma di nuovo il mare aperto, per la prossima sfida! coraggio, rialzatevi!! saluti amicali.

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  3. lementelettriche ha detto:

    ❤ anch'io mi sento persa fra mari senza linea d'orizzonte: navigo senza rotta e sono stanca, a volte distrutta, sempre più minuscola… persino le parole scappano altrove.

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