L’ho incontrato sulla riva sinistra
gli ho chiesto perché mai
sul sentiero dei falchi finissero le allodole.
Taceva, mentre in livrea d’inverno
gli ermellini sgusciavano dal bianco
e cavalli a pariglie saltavano le siepi.
Ho chiesto
intanto che il mio piede si attardava
se ci fosse una zolla incustodita
o una crepa da cui nascere ancora.
Taceva e soppesava il mio sentire
con aria divertita.
Oh, maestro!
Tu vuoi che mi arrabatti a starmi dentro?
Che mi smarrisca nel mio stesso vuoto?
Ti prego, da questa confusione in cui mi perdo
rivelami chi sono.
Rispose: sei chi bazzica frontiere
in una zona equivoca, oscillante
tra due confini parimenti ignoti.
Io sono chi t’insegna a stare al centro
__sono il maestro della delusione__
ti consegno al fuggevole e all’eterno
________qui e adesso________