se la ragione mi sorprende nuda
come se avessi un cuore di ninfea
attecchito nell’acqua
o foglia di smeriglio a galleggiare
nello specchio di un nome
eccomi spoglia delle mie radici
che mi ritrovo a ridere di stelo
un respiro chiassoso
Fossi gambo di calla
almeno ritrarrei candida al niente
la mia coperta a riparare il giallo
nel centro dell’imbuto
campana muta avvolgere il tranello
d’un io dimenticato nello stagno.











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grazie
baci ricambiati
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Questa creatura mi garba molto…
Sarà la pioggia che rende rorida la campagna..
Sarà che l’autunno mi corrobora nonostante la sonnolenza o proprio per questa..
La evidenzio.
BACI
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non ti sbagli, marzia.
sai che sei la mia prima commentatrice in questo blog?
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Le forme qui sono una costante insieme al significato dei fiori e all’acqua…mi sbaglio??
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