Tento
non ne sono convinta
di tradurre in parole uno zigzag
di suono
parrebbe ridicolo appoggiare
l’orecchio all’aria muta
se l’emitorace sinistro svalvola
sospesa
adocchio un fuori nebuloso
sta nelle corde il termine
apparente
del pomolo che spranga la finestra.
Sono in trasferta
qualcuno deve avermelo già detto
ma l’ho dimenticato
si avevano ricordi al tavolino
quando però c’era di che pensare
ora ne posso fare a meno
si scuote il mio sabot
tutte le carte infilano l’uscita
e chi domanda a chi
non è molto importante.
Ancora qualche mano, certo
ma senza alcun impegno
e un sorriso finché si può giocare.










