È quando la commessa
ti dice a mezza bocca:
abbiamo solo taglie piccole.
e ti soppesa dalle spalle in giù.
O quando in ospedale
passa il primario con il suo codazzo
sei il numero del letto
discutono i tuoi mali in termini scientifici
che non capisci un ka…
ma se capisci
è meglio che stai zitta.
Se in coda allo sportello
ti passano davanti fino a quando
non t’incazzi di brutto
e allora sai che c’è?
Dovrei stilare pagine per secoli
enumerando visi e noncuranza
è zona nostra
questa sepolta nell’indifferenza
e forse la calunnia
a conti fatti
permette almeno di vedere gli occhi











sì, Antonella, penso che l’indifferenza sia il peggiore dei veli, la fitta nebbia del non voler vedere.
grazie
c
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che grande male l’indifferenza, è il non esserci, il non esistere, l’essere trasparenti. ciao a.
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