la mente appollaiata nel cervello
si ritrova smistata in parallele
tra blocchi di convogli
e l’ipomea fiorita di turchino
abbarbicata ai pali.
I trasformisti di parole
han tratto pietre e corvi dalle mani
scrivono falsi giochi
per le giurie di parte
donne dai cappellini di ciniglia
acclamano chi mente.
Le pagine innevate sono chiuse
ora i supporti hanno colori oscuri.
Ma c’è un riparo dietro le tempeste
parole assicurate
testimonianze certe.
Non ci sarà pietà per chi dispone
carte falsificate nella storia.











Donne – donne che dovrebbero puntare sulla sincerità in questa nostra metà del silenzio – a scrivere falsi giochi o a riderne. Complici dei trasformisti di parole. Trasformiste anch’esse sotto ai loro cappellini.
Mi conforta pensare che nessuna pietra ci sarà mai per chi dispone carte falsificate nella storia.
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ce ne sono, purtroppo… donne che, per interessi personali di ogni genere, sono capaci di colpire alle spalle altre donne.
sono quelle che affiancano i lapidatori, pietre che lanciano pietre…
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L’ha ribloggato su lementelettriche.
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