I miei errori
sono lucertole agli ultimi soli
quando le preghiere non vengono esaudite
e le speranze sono di troppo
logorroici a volte
si divincolano da mani strette a cappio
fuggono dagli sfregi che rigarono il sonno
cercano di persuadermi
fuori da logiche e contesti
eppure so
che non sono siffatti da condannarmi a notte
quale virgolartiglio mi sospende
io che appartengo a fiori e stelle
(abbonatemi il senso e le parole trite)
quale necessità di balsamo
nasconde
morbidezze di cielo in lastre di silenzio?











grazie, Gianluca.
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Appena ho letto le prime strofe mi hai lasciato di sasso. Cristina riesci sempre a stupire, veramente bella.
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