Mimose di metallo
ci rotolano intorno
sono storie narrate alle pareti
ai letti
sui pavimenti sembrano disposte
in lingua sfera
in ciascuna una forma
che a dirla si frammenta
e già sparisce
accade che si accorgano i vestiti
di coprire un nonnulla di concreto
e allora ci chiediamo
da quale sogno ancora
non ci siamo svegliati
falco
è vero, a volte sono perfno macigni…
ma poi hanno tutte questa peculiarità: si volatilizzano nell’atanor dell’esistenza, per trasmutazione della materia.
Mauro
hai intuìto, e non mi meraviglia.
metafisica e poesia sono molto più vicine di quanto sembra.
Puoi prendere quello che vuoi da questo blog.
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la parola usata per evocare, più che per comunicare. Anzi, che va oltre il comuncare. Essenza della poesia. Almeno credo… mi piacerebbe ospitarla nel mio blog…
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a volte queste mimose di metallo diventano rotoli di filo spinato o boschi di rovi dai quali non riesci a districarti e quando ne esci o ti svegli ti sono rimasti i segni sulla pelle e dentro.
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