Prenderà quel bus per il paese
al ponte dovrà fare attenzione ai movimenti
saranno regolari, calibrati
la vedranno sostare sorridente
chi la saluta e chi passa distante
guarderà quanto scorre nei dintorni
nebbia di gente amara
e quando il trapestio delle parole
scardinerà consensi e avrà pareri
che non riguarderanno più case né cose
tutto sarà condotto a precipizio
non si pone nei limiti il ristagno
l’apparenza è una scusa deprecata
dura un giro di vita
il tempo di cadere verso l’alto.











“aggiungi un commento a questo post”. E come si fa a commentare questi splendori ( e parlo anche di Revisione del tempo,Perdonami cielo, Arriva che, Secondo discordanza, Sottomultipli ignari e dell’intera produzione poetica d’una Cristina che ha raggiunto vette inarrivabili ai comuni mortali) se resti senza pensieri, senza voce e con un subbuglio interno che impedisce trovar le parole giuste. Generano sentimenti e riflessioni, angosce e speranze le tue poesie. Difficile essere degni di commentarle. Solo un reverente inchino poso azzardare.
Grazie d’esserci, Cristina. Piero
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Piero
io ti ringrazio per tanta ammirazione per i miei versi.
Ma hai dmenticato il cognome, e di amici tuoi omonimi ne ho tanti.
Mi farebbe piacere sapere chi sei, se ripassi da queste parti spero tu voglia rendermi facile identificarti.
un caro saluto
cb
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