Appostata sui fiordi era la casa
d’angolo piatto a picco
rinchiudeva le voci che passarono
loro malgrado in quelle stanze dure
si videro i superstiti
assecondare le correnti e il dire
ai balconi rivolti a tramontana
resta serena la signora d’acqua
ferma al timone
e per antiche rotte
in iperboree lande navigare
diretta alle regioni iperuraniche
oltre il filo dei cieli
in una mano alzata sulla testa
stringe la pietra delle circostanze
in formula e pozione
una magia da punti cardinali.
Nell’altra mano un fiore d’amaranto
per scrivere di stelo
qualora fosse il caso
in lettere di sabbia un nome d’onda










