Come se fossi all’angolo
d’un campo audiovisivo
versione campionaria virtuale
ammiro merce ____ non ne acquisto mai
il conto mi risulta desolato
ho dato ogni mio bene
ho regalato l’anima ai passanti
non sto a recriminare
né voglio raccontarvi le mie pene
anzi sapete cosa? ____ me ne andai
dalle mie quattro giravolte al centro
per starmene in disparte
per ridere di me
del mio apparente esistere
scrivere infatti
è come essere spettri
chi legge non s’accorge di chi traccia
sulle rive del tempo ___ impronte labili
prima che giunga l’onda sulla rena
l’ombra che ne confonda
ogni sembianza











Pingback: Sul margine di Cristina Bove | miglieruolo
Chi scrive crea una sorta di piccolo fantasma di se stesso, ed è ciò che il lettore incontra… qualche volta il lettore afferra anche il legame che c’è tra lo scrittore e il testo, altre volte no. Affascinante come scrivi!
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