mia foto
sul margine d’inverno
alle pendici del ritorno
investe il suo contrarsi nelle brine
l’ultimo rosso d’acero
d’un soffio
ho voce screpolata se mi fermo
_________brucio di fiori in gola
nei titoli di coda
passano le ricette del dottore
dice che mai si muore di nottate
solo giornate intere
minano gravemente la salute.
è così che trascorro nei fossati
i muschi sensi
la dignità di stare
semplicemente _________ foglia
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cristina bove
video Luciana Riommi
Questa opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 2.5 Italia.
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Ogni scritto o immagine qui pubblicati appartengono esclusivamente all'autore, salvo diversa indicazione. Si diffida chiunque a diffondere gli stessi scritti, interi o parziali, senza citare la fonte e l'autore oppure a fini di lucro. (Legge 22.04.1941 n. 633)
Un'antologia permanente a cura di Sonia Caporossi
letteratura, filosofia, arte e critica globale
A Reader's Blog
sogna la vita, mentre la vivi, intatta. uno sguardo sul mondo, a cominciare da quello vissuto, per continuare con quello vissuto e sognato.
il vizio di leggere
[è necessario che la poesia divenga un sintomo della realtà]
La poesia non ha rimandi . La consapevolezza d'essere poeta è la stessa spontanea parola che Erode. Stermino io stesso il verso.
mariga de sos pensamentus
Impara l'arte e non metterla da parte. Anto.
Un'antologia permanente a cura di Sonia Caporossi
letteratura, filosofia, arte e critica globale
A Reader's Blog
sogna la vita, mentre la vivi, intatta. uno sguardo sul mondo, a cominciare da quello vissuto, per continuare con quello vissuto e sognato.
il vizio di leggere
[è necessario che la poesia divenga un sintomo della realtà]
La poesia non ha rimandi . La consapevolezza d'essere poeta è la stessa spontanea parola che Erode. Stermino io stesso il verso.
mariga de sos pensamentus
Impara l'arte e non metterla da parte. Anto.
cristina bove 
Zena, non ti avevo risposto, ti ringrazio adesso con un grande abbraccio.
spero che il telefono rifunzioni.
a presto.
Donatella, anche a te un grazie con ritardo.
ciao
Francesca, che belle parole mi dici!
le sento vibranti e sincere, e io mi emoziono sempre quando qualcuno, come te, riesce a leggere anche oltre il significato apparente.
grazie.
un abbraccio *
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ecco un esempio della costruzione delle tue poesie che mi fanno più vibrare…
ramificata come le venature della foglia, eppure fragile come la tenacia di rimanere attaccata all’albero… bello saperti (-:
e, se la foglia non è verde, è pur sfumata nell’intensità di un caldo rosso di passionalità e, quindi, viva del suo fascino.
un abbraccio. f.
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Delicata descrizione della fragilità con il tuo linguaggio sempre splendida-mente poetico. Brava! 🙂
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cambiare ogni stagione
privilegio di foglie
ma l’essenza resta…
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Mi sto ambientando, con lentezza.
ogni cambiamento mi fa sentire foglia, ma l’importante è, appunto, perdurare…
Un abbraccio
zena
(ho ancora problemi con la linea telefonica: le voci diventano gracidii)
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blue
bentrovata anche tu!
la foglia è ancora lì, sotto la pioggia…
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foglia che attende – trepida – il calore di uno sguardo e la carezza di una mano lieve….
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che bel nick, hai, Cristina ! e foglia che rinverdisce e crepita sotto i passi e ci racconta le stagioni e il tempo che va via e poi ritorna
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grazie, Blumy!
felice di vederti.
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mancavi, elisabetta!
eccoti qui, sono contenta di poterti leggere ancora e avere i tuoi commenti.
in nome della poesia, l’amicizia è un dono speciale.
🙂
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Finalmente qui, a ritrovare i tuoi versi!
Questi, al di là della personale sottile malinconia, mi ricorda tanto Ungaretti “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”
Pure se l’intento del Gigante era riferito ad altri avvenimenti, anche qui si coglie la caducità della vita. Per questo resta, grande ed eterna, la Poesia, di ciascun poeta e di ogni tempo.
:-))
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Ti ho linkata (che brutto verbo!) Cristina, così non mi scappi più, mio Poeta del cuore.
grazia
(non riesco a linkare Frantziska, mi esce una scritta che mi minaccia di essere relegata nello spam – non sia mai – hai modo di farglielo sapere?)
baciodomenicale
g*
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qualunque verbo, per avere qualcuno che ti chiama poeta del cuore!
frantzisca sta facendo ancora prove per impratichirsi del blog.
ma l’url credo che sia giusto.
ribacio**
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…muschi sensi…!!! bella, bella, con quel pizzico di ironia che ti contraddistingue.
ciao
franca
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autoironia… è la salvezza.
ciao
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Lirica malinconia che accarezza il cuore.
Abbraccioserale
g*
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dal primo all’ultimo verso …con malinconico rimpianto si…scivola,
per approdare al forte sentimento di dignità di cui permei la (in)semplicità d’essere foglia…con tutto ciò che esserlo sottende…
sei sempre la mia Grande Cris…
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eccoti anche tu, frantzisca!
facciamo conto che non scrivo solo di me, né per me.
ma lo sai bene.
noi foglie di questo autunno d’oro.
grazie
ciao
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E’ fatta così l’esistenza, affronta dolori, malattie ed è pronta a ricominciare: quella foglia non è caduca per sempre, cara Cristina. In questo tuo bellissimo poetare vi è la linfa della rinascita.
Ti lascio un abbraccio
annamaria
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annamaria, abbiamo tutti una propensione per la primavera
ma per l’autunno siamo spogli
e per il prossimo inverno…
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la foglia, lascia che l’attraversi il divenire, e il rinascere
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massimo, lo sto facendo
perciò perduro.
e il vento…
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è, questo.
questo farsi foglia.
ché se non marcisce, cadendo.
non vedremo i suoi prossimi fiori…
grazie, di.
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simo, i viali ora sono cosparsi di foglie…
chissà se tutte volevano cadere!
grazie a te di essere qui.
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La precaria fragilità dell’esistere…
la dignità di stare
semplicemente
foglia
buon week
Car
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ci sembra così fragile, la dignità!
eppure…
ciao, car
buon week a te
c
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