Ricordo d’inverno

Il freddo e la neve di questi giorni mi hanno riportata indietro di circa vent’anni, quando abitavo in una delle ville di un consorzio alle falde di Roccapriora.
La casa era piuttosto malandata, il proprietario ce l’aveva affittata così e avremmo dovuto pensarci noi a renderla vivibile.
Facemmo tutto quanto rientrasse nelle nostre possibilità per ovviare ai tanti problemi che di volta in volta ci obbligavano a correre ai ripari, tubature dell’acqua, caldaia da sostituire, pareti da imbiancare, ecc.
Anche il giardino diede molto da fare, alti pini circondavano la casa e abbracciavano l’immenso terrazzo di lunghi rami che dovemmo potare.
Di fronte c’era una villa pretenziosa i cui proprietari venivano solo nel fine settimana, ma restavano fissi per tutta l’estate.
La signora, una bella donna sulla sessantina, mi aveva offerto un paio di volte della frutta e mi aveva invitata a raccoglierne dell’altra dai suoi alberi stracolmi. Si mostrava benevola e comprensiva, mi lodava per come avessi ridato vita al giardino, perfino la vasca con le anatre e i pesci rossi, e di come riuscissi a portare avanti una famiglia numerosa come la mia, quattro figli, signora, e sempre puliti e ordinati, educati, come ero brava e chissà quante economie dovevo fare per tirare avanti. Però tutti quei cani, eh, mia cara, forse sono un po’ troppi, immagino le spese. Ah, credevo che l’aveste comprata, la casa! Che bravi a curarvene così anche se non è vostra.

Un giorno d’agosto, come facevamo di tanto in tanto, con figli e amici organizzammo una cena festosa. Lo spiazzo tra gli alberi e le aiuole si riempì di tavolini e sedie, furono accesi lampioncini colorati tra i rami, e lampade sui tavoli.
Le amiche avrebbero portato ciascuna qualche specialità.
Io avevo affrescato un’intera parete sotto il grande portico con una scena che pareva la continuazione del giardino.
Sul cancello principale avevo affisso un bel cartello: “Festeggiamo un giorno qualunque perché siamo felici di viverlo insieme”.
In piena serata, ricordando la gentilezza della signora di fronte, vado a invitarla.
Lei, con fare seccato mi ringrazia e aggiunge: ma come vi permettete di fare feste, invece di risparmiare e comprarvi una casa?

L’inverno successivo nevicò a lungo, tutto era immerso nel biancore ovattato e scintillante, spalammo la neve dal viale, mio marito riuscì a mettere in moto la nostra multipla e portare i figli a scuola.
Nella tarda mattinata uscii attorniata dai miei sette cani, bardata di piumone e pantaloni imbottiti da sembrare la réclame michelin.
Sulla stradina principale ormai sgombra di neve, vedo arrivare l’auto dei vicini.
Mi fanno cenno con la mano, si fermano. Dalle portiere aperte in contemporanea scendono padre, madre, figlia e figlio, tutti impellicciati, passamontagna e scarponi doposci.
Fanno una specie di sfilata, con la scusa di abbracciarmi a turno.
Tutto questo squadrando il mio abbigliamento molto, ma molto casual.
Stentai a trattenere il riso, mentre ripartivano.
Raccolsi un po’ di neve dai lati della strada e cominciai a tirare palle che i miei cani facevano a gara ad acchiappare al volo.
Tornati a casa, accaldati e scodinzolanti, mentre riempivo ciotole di croccantini, suona la campanella del cancello.
È la vicina, sempre impellicciata dalla testa ai piedi.
Senta- mi dice- questa è un’occasione da non perdere, per lei e per la sua famiglia, sono un po’ fuori moda, è vero, però sempre pellicce.
Aggiunge che se ci fossi andata a nome suo mi avrebbero fatto un ulteriore sconto.
Le rispondo con garbo che per scelta personale non ne indosserò mai. E che sono anche vegetariana.
Stavolta mi guarda con disprezzo e se ne va scuotendo la testa nel colbacco.
Da allora niente più frutta. E nemmeno il saluto.

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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38 Responses to Ricordo d’inverno

  1. Avatar di Mariantonietta Sorrentino marzia ha detto:

    Fantastica per modalità narrativa e finale..brava Cristina: una testimonianza a 5 stelle!

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  2. Avatar di falconieredelbosco falconieredelbosco ha detto:

    ricordi la pubblicità di Oliviero Toscani sulle pellicce?
    anche nelle mia casa niente pellicce!
    però a me sarebbe piaciuto essere lì con voi e organizzare spedizioni punitive al frutteto della vicina…man bassa di tutto , tanto quelli lì non sono capaci a saltare sulle piante per cogliere la frutta.
    Hai mai visto visoni sul melo o sul ciliegio?
    e marmotte sul mandorlo e sul noce?
    repulisti, un repulisti completo e poi gli tagliavo anche tutti gli alberi secchi per bruciarli nel camino ( che quella gente lì non li vede se sono secchi o verdi).

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      falco, oggi con mio figlio abbiamo ricordato bene il tutto, lui era un bambino, allora, ma gli è rimasto impresso addirittura che lei li chiamava perché raccogliessero le mele cadute, mica quelle sui rami…

      la tua “vendetta” verde sarebbe stata una gran bella lezione!
      molto probabilmente non sono più vivi, ma immagino i figli quanto da loro abbiano imparato!

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  3. Avatar di giacinta giacinta ha detto:

    Poverina la tua vicina. Le sarebbe bastato accettare il generoso invito alla tua bella festa per provare il brivido di un sentimento diverso da quello dell’invidia.
    Bacio

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  4. E così sei rimasta Cri, e per questo noi ti adoriamo. Buona giornata e grazie per questo bellissimo racconto, ross

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  5. Avatar di cheneps cheneps ha detto:

    Intendo che non possiedo la tua leggerezza e quando so che devo organizzare una cena o una festicciola entro in ansia già una settimana prima.

    ciao

    franca

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  6. Avatar di elisabetta mori romanazzi elis19mr ha detto:

    Ho visto tutta la scena mentre leggevo, e mi sono detta che alla volgarità d’animo della gente a modino – si dice in Toscana per ironizzare su certi snob – non c’è rimedio.
    🙂

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  7. Avatar di 00chicca00 00chicca00 ha detto:

    Quel giorno qualunque è meraviglioso!
    pensa che io sono allergica al pelo ahahh non avrei mai potuto nemmeno salutare la vicina!, ma nonostante questo ho sempre avuti cani adesso solo due di cui si occupa mia sorella quando sono via, dei quali benché debba prendere antistaminici a iosa non potrei mai fare a meno!
    chicca

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  8. Avatar di domenica luise domenica luise ha detto:

    Ma che bella beneficenza. Meglio sette cani vivi delle pellicce. Narrazione vivace, una serie di quadri presentati d’impatto, quella famiglia snob fa ridere anche me. Cristina, domani festeggio un giorno qualunque, dopodomani pure. Io sto benissimo nei giorni feriali, mi piacciono di più perfino i programmi televisivi, sabato e domenica mi annoio. Mi viene la sindrome da domenica del villaggio, ma compreso anche il sabato. Ti hanno tolto il saluto? Non hai perduto niente.

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      carissima, in casa mia c’era sempre un’aria da “fuori le regole”
      e poi avevo energia da vendere.
      ho attraversato momenti molto difficili, ma questo non mi ha impedito di riprendermi ogni volta e affrontare la realtà, pur essendo una inguaribile sognatrice..
      è cosa buona e giusta, festeggiare ogni giorno che capita, ogni ora, forse ogni minuto.
      non ho perso mai niente, anche quando mi è stato tolto, in definitiva è stato sempre un insegnamento.
      buona serata

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  9. Avatar di theallamente theallamente ha detto:

    ah ah ah!!! divertente! Anche se mi spiace un pochino per l’ex-vicina.di.casa, bè ma non tanto, solo un pochino… povera, speriamo che alla fine sia riuscita a risparmiare abbastanza da comprarsi qualche amica… No?

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  10. Avatar di cheneps cheneps ha detto:

    Ho letto molto volentieri questo bellissimo spaccato della tua vita, condividendo il discorso della pelliccia…per la festa del “giorno qualunque” – magnifica nella sua semplicità – non avrei, invece, saputo da che parte farmi. Che tu possa organizzarne ancora!

    franca

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  11. Avatar di robertomeister robertomeister ha detto:

    Anche io credo che, sotto sotto, un pò di invidia si era insinuata nella signora…
    poco fa, uscendo, ho incontrato una signora che conosco e aveva indosso una pelliccia: ” di marmotta “, ha precisato. Ho provato un pò di tristezza, prima per la marmotta e poi un pò anche per la mia conoscente.
    Grazie del tuo racconto Cri

    Roberto

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      mah, non so, Roberto, quel tipo di persone ha una scala di valori completamente diversa.
      povera marmotta, già, ma poveretta la tizia che la indossa… chissà che per il Dharma…
      grazie a te di essere passato.
      cri

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  12. Avatar di Stefano Re stefano re ha detto:

    Ah, l’animo umano….
    “Festeggiamo un giorno qualunque perché siamo felici di viverlo insieme”. Mi ricorda tanto Alice e il suo buon non compleanno: ogni giorno merita d’essere festeggiato.
    Complimenti.
    Stefano

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  13. Avatar di Bianca 2007 Bianca 2007 ha detto:

    Il tuo racconto,mi ha riportato alla mente un “mio” ricordo per certi versi simile a quanto tu hai descritto.Giovanissima e sposa (abbastanza felice) essendo,io e mio marito “contro” la proprietà,avevamo preso in affitto una piccola casa nuova di zecca in una quartiere centrale di Roma.
    Ogni giorno per me (per noi) era da festeggiare e,quindi, festa anche per tutto quello che cucinavo
    Arrivano a turno i parenti di mio marito (calabresi-pugliesi) e,a turno s’impossessano della “mia” casa,telefono incluso.
    Gli ultimi,una coppia di giovani professori saccenti e presuntuosi quanto gli impiegati scribacchini del Ministero della Pubblica Istruzione.Curiosano,sghignazzano, fanno inopportune osservazioni,…poi sbottono sentenziando la pena senza concorso d’appello,davanti a un fumante coloratissimo piatto di tagliatelle profumato al tartufo e ai funghi porcini.”Adesso si capisce perchè “vòi” non pensate a comprarvi la casa” e, lo dissero sventagliando (entrambi) i rollex d’oro massiccio,con al mignolo il solitario di diamanti.
    Risi loro in faccia, (chi mi conosce sà come rido quando io rido di gusto)sventolando ALTA la mia mano vestita solo d’un cerchietto d’oro.
    Non si fecero più vedere,con felicità “sonora” mia e di mio marito.
    Mirka

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      grazie, Mirka di questo tuo piacevole ricordo.
      nei nostri alti e bassi di fortuna (mio marito aveva una ditta di forniture antincendio e le cose non andavano sempre bene) ho provato sia il benessere che le difficoltà.
      Stranamente, proprio nei momenti più difficili veniva fuori il mio estro creativo, perfino in cucina: facevo miracoli con gli avanzi.
      ma nella mia vita ci sono stai anche viaggi, meraviglie dai figli, sorprese indimenticabili.
      i cattivi incontri, con pelliccia o senza, purtroppo, li ho fatti anch’io. ma preferisco pensare a quelli buoni.
      ciao

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  14. Avatar di annamaria annamaria ha detto:

    Uno spaccato di vita vera che mette in luce la tua genuina bontà e sensibilità. La vita felice non ha bisogno di pellicce o di lusso esteriore, ci si riscalda benissimo con altri indumenti più pratici e meno ingombranti. Ci si diverte in compagnia degli amici dove ognuno partecipa con quello che ha, ciò che anima è il buon cuore che dona allegria e voglia di esserci. Credo che la signora in questione abbia compreso che quel tipo di “gioia” non fosse in vendita neanche ad uno sconto speciale, per questo motivo si è allontanata: le urtava che lei non potesse comprarla.
    Bravissima, ti lascio un bacio.
    annamaria

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      chissà se lo hanno mai capito che certe cose non sono in vendita…
      ma io ero allora piena di vita e badavo soltanto alla mia famiglia, leggevo, dipingevo, scolpivo, vangavo e seminavo fiori e ortaggi.
      ascoltavo musica davanti a un camino acceso (per la scelta di vivere in quella casa fu determinante) e cucinavo e lavavo e stiravo e avo avo avo…non so più quante cose!
      che forza avevo! ma non ho rimpianti, solo magnifici ricordi.
      e ancora vita, stupenda, regalata vita.
      ciao. baci

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  15. la bellezza gioiosa di essere diversi;)
    (e senza pelliccia)

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  16. Avatar di carmen carmen ha detto:

    come il tuo bel cartello, così questa (per te!):

    ti abbraccio
    car

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  17. Avatar di carmen carmen ha detto:

    “Festeggiamo un giorno qualunque perché siamo felici di viverlo insieme”
    è bellissima questa frase, è il segno della semplicità e nello stesso tempo della solidità degli affetti.
    E poi la reclame michelin… 🙂
    sei proprio una persona “graziosa” (nel senso pieno del termine: piena di grazia)
    Sì, credo che quella signora fosse proprio invidiosa.
    Chissà se ogni tanto le vieni in mente ancora… potrebbe darsi, ma non credo che abbia mai capito nulla di cos’è che vale veramente nella nostra breve vita.
    Ciao, Cristina, buona giornata e buona settimana
    Car

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      carissima, non credo che la tizia fosse invidiosa, anzi credo che fosse lei a sentirsi invidiata.
      la nostra breve vita… è stato questo pensiero a farmi capire che ogni giorno era un dono e, soprattutto dopo le mie esperienze, che tu ben conosci, a farmi godere ogni momento di condivisione amorevole, figli e amici, circostanze piacevoli, e adesso anche i miei amici virtuali-reali.
      ciao, buon tutto a te e grazie della bellissima song.
      cri

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  18. Avatar di lucypestifera lucypestifera ha detto:

    non stento a crederlo, di gente così, purtroppo, in questo paese ne esiste a bizzeffe: anche se sta bene giusto nei racconti, per vivacizzarli.
    le palle di neve sarebbe stato bello le avessi tirate a lei, ridendo: ma sarebbe stata, appunto, una donnetta da racconto fantastico. se la facevi morire sbranata dai cani sarebbe stata un personaggio dei miei.
    il racconto è molto grazioso: dice con leggerezza molte cose su come sei, come è il mondo che ci/ti circonda. nel bene e nel male mi ci riconosco, lo riconosco

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      cara Lu, gente così è meglio perderla che trovarla.
      le palle di neve “furono” inviate mentalmente a loro.
      ma i miei cagnolini mai avrebbero potuto sbranare quei brontosauri.
      Prima o poi racconterò anche di una lavagna in cucina, in cui tutti potevano fare domande e attendere risposte; per fortuna ne riportai alcune su un quaderno che mi ha seguito nei miei innumerevoli traslochi.
      è bello ri-conoscersi.
      ciao

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  19. Avatar di aitanblog aitanblog ha detto:

    “Festeggiamo un giorno qualunque perché siamo felici di viverlo insieme” è troppo bello!
    La vicina super-ordinaria ne doveva essere segretamente invidiosa.

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  20. Grazie Cristina per questo racconto…di vita vissuta; la vera ricchezza che dura nel tempo è e sarà sempre…la ricchezza dell’Anima.
    Buona giornata.

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