Flemma

 

ho visto insaponare scale come
alberi di cuccagna
niente di liscio eppure scivoloso
per non precipitare
uncinarsi le dita nella bocca
il pane
s’abbia di sabbia e quanto
altro dell’apparire

nel deragliare delle parallele
pure sepolto sei nell’addomesticata
analgesia da sgombero
vivi di luci fioche
tratteggi il fiato

trarrò da sola
estreme confusioni
una per tutte e tutte per nessuno
in ascensione lenta
approssimarsi nuvola

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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18 Responses to Flemma

  1. Avatar di massimobotturi massimobotturi ha detto:

    per non precipitare, va bene anche la poesia

    ciao Cristina

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  2. Avatar di il Golem femmina methsambiase ha detto:

    E’ un’astrazione necessaria quell’ascensione
    dal quotidiano che abbassa le luci dell’anima (o almeno ci tenta).
    Le parole hanno uncini, la salvezza è nel mutarsi nuvola.

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  3. Avatar di marcelbrendy marcelbrendy ha detto:

    Non so se sia più simile all’indolenza o all’ozio (quello storico) nel senso che molti è questo di cui ti scrivi che vogliono.

    Io ho vissuto così per interi lunedì

    poi qualcosa ti pizzica e ti fa saltare, un uccello o un’ispirazione

    ecco mi ci rivedo in ogni mentre prima del salto
    in ogni fusione di nocciolo che precede la deflagrazione dell’anima

    ecco, mi ci sento.

    elia

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      no, Elia, non credo che c’entri l’indolenza e nemmeno l’otium.
      da un lunedì all’altro sono arrivata alla mia bella età, eppure i restanti giorni hanno quel volo inciso nelle ore,
      e, come dici tu, per fortuna un frullo d’ali, un gocciolio, un colore, una risata, riportano a uno stato prossimo alla deflagrazione.
      so che ti ci senti
      so

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  4. Avatar di Anna Maria Anna Maria ha detto:

    Sanno, le carabattole ammansite,
    del sale sparso su saracinesche,

    Soffiano, allentano a sbuffi tiepidi
    auto-tenaglie, zavorrano rese,

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  5. Avatar di rossella rossella ha detto:

    Chi sarà mai la persona flemmatica a cui dedichi questi splendidi versi? Non deve certamente condurre una vita entusiasmante visto che vive quasi sotto anestesia….D’accordo con Mimma per la tua elaborazione grafica, bellissima, tra il decandente e l’onirico. Ciao, un bacio

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      Ross, quanti vivono così, oppressi dal lavoro, dalle famiglie, dal malessere che si insinua tra gli affetti, dalla stanchezza che non trova ristoro.
      a volte anime grandi racchiuse nel piombo del proprio corpo.
      grazie anche a te dell’apprezzamento alla mia ricerca artistica.

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  6. Avatar di albafucens albafucens ha detto:

    E’ una flemma che mi fa pensare al motto “festina Lente”

    “affettati lentamente…”
    per consentirci così, di cogliere tutte quelle sfumature che rendano più facile il dissolversi delle nostre confusioni, aiutandoci in quella lenta ascensione, che sa di rinascita..

    un abbraccio e un sorriso

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      ce l’hai fatta, Alba!
      sono felice di vederti e leggere i tuoi commenti.
      piegarsi flessuosamente
      oppure umoralmente e darsi un po’ di pace…
      speriamo nella rinascita.

      un abbraccio grande

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  7. Avatar di nn theallamente ha detto:

    un incedere lento come d’acqua che evapora
    (sarà faticosa la sua ascesa verso il cielo?)
    non so. Di quella confusione mi faccio paladina.
    baci

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  8. Avatar di a margueritex ha detto:

    Ciao cara Cristina. Avevo proprio voglia di leggerti. È sempre emozionante.
    Un abbraccio

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  9. Avatar di Domenica Luise Domenica Luise ha detto:

    “Trarrò da sola estreme confusioni” è per me la chiave di questa bella poesia, la cui serratura è il titolo: “Flemma”, che sarebbe una pace finta, originata dalla stanchezza della vita e anche dalla speranza che sempre si infiltra dentro di noi come la musica che hai scelto e i fiori dei tuoi numerosi giardini interni. Molto bella l’elaborazione grafica con gli azzurri e i gialli predominanti dove la casa si vede e non si vede a rappresentare il bisogno del nido.

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      infatti, Mimma, ancora una volta hai colto l’essenziale.
      la realtà cui dobbiamo piegarci con la calma apparente, acquisita nel corso degli anni, guadagnata con fatica nel fronteggiare dolori e quanto altro.
      se ci viene in aiuto l’arte siamo fortunati, ché il tentare di esprimere diventa sollievo.
      grazie per aver apprezzato l’assemblaggio foto e dipinto.

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