Sessantanovesimo maggio

a dire rose di grazia ma con che diritto
si ha l’accesso alle rose ripetute rose
di terrazzi e giardini e sono ovunque
e dico
perché la voce ha un timbro d’occidente
la mia voce sdraiata sul divano
e fuori c’è di tutto
corone targhe fili arrugginiti
le pervertite strade
il castello dei mortinpiedi e le latrine che
so per sentito dire
uccidono gli amori

a me che ho perso il conto dei pensieri
— stupido verso ma lo lascio—
anche perché son quasi giunta a conclusione
che si scrive per darsi arie di troppo
il poco ha povertà così banali!
sono milioni i derelitti i paria i senzacasa
a Dio necessitanti per
chiese conventi dame di carità mense e candele
abiti usati
i ricchi vanno ai concerti leggono poesie fanno politica
sono membri di consigli accademici
le sfilate di moda hanno le ciglia disegnate ad arco
collane e cavigliere
i poveri hanno soltanto le caviglie

come parlo di rose?

__________________________________________________-

esagero e metto anche una delle mie musiche strappacore

.

 

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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27 Responses to Sessantanovesimo maggio

  1. Avatar di Stefano Re stefano re ha detto:

    … resti comunque una bella rosa in un bel giardino poetico.
    Stefano

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  2. Avatar di maria d'ambra maria d'ambra ha detto:

    A parlare di rose ci si perde sempre – sarà l’intrico di spine o il ronzio delle api – nell’olezzo fuorviante del mondo ingiusto e sofferente, così che il bel giardino si trasforma poi in palude…

    Cara Cri, ti ricordi la bella poesia di Marceline Desbordes-Valmore?

    LES ROSES DE SAADI

    J’ai voulu ce matin te rapporter des roses;
    Mais j’en avais tant pris dans mes ceintures closes
    Que les nœuds trop serrés n’ont pu les contenir.

    Les nœuds ont éclaté. Les roses envolées
    Dans le vent, à la mer s’en sont toutes allées.
    Elles ont suivi l’eau pour ne plus revenir;

    La vague en a paru rouge et comme enflammée.
    Ce soir, ma robe encore en est tout embaumée…
    Respires-en sur moi l’odorant souvenir.

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  3. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    Arte come necessità… condivido in pieno.
    Senza non saprei vivere, non saprei rapportarmi a una decadenza in atto, a una fragilità psicologica che trova forza e sollievo soltanto nel creare.
    Hai inquadrato ogni movente, mi ritrovo in tutti quei verbi riflessivi, tutti.
    E trovo che sia una meraviglia essere capita così.
    grazie di aver apprezzato la mia poetica dall’inizio.
    apprezzamento e piacere sono ricambiati

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  4. « L’arte è buona quando muove dalla necessità; questo tipo di origine ne garantisce il valore, e nient’altro » (Neal Cassady)

    Io credo che tu parli di “rose” per necessità Cristina, necessità in senso completo, per te, per il bisogno di dire, di lasciare traccia, di ritrovarti, scorgerti, sentirti, osservarti, di esserci; questo dalla prima poesia in cui ti ho letto fino ad oggi… questa necessità coincide con un profondo senso armonico e una grande inventiva, leggerti è sempre un piacere.

    Doris

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  5. Avatar di nn theallamente ha detto:

    ebbene sì, rose. Rose di maggio e ancora rose. Che se ne fregano di noi almeno tanto quanto i nostri politici ma noi, le rose, quanto le amiamo!
    Baci!

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  6. Avatar di pieramariachessa pieramariachessa ha detto:

    “… i poveri hanno soltanto le caviglie

    come parlo di rose?”

    E spesso sono anche gonfie di fatica, doloranti.

    Versi che colpiscono, come sempre, immagini che rimangono impresse e che fanno male, la denuncia sofferta di quelle contraddizioni sociali che sempre di più sono insulti ad una giustizia autentica.
    Ciao, Cri, un buon primo maggio, nonostante tutto.
    Piera

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      infatti, Piera, e la fatica dura tutta la vta e non dà tregua.
      e i ricchi hanno la faccia tosta di chiedere ulteriori sacrifici.
      buon mese di maggio, comunque, il primo è già passato, speriamo negli altri giorni, almeno una schiarita.
      ciao

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  7. Avatar di cheneps cheneps ha detto:

    …anche perché son quasi giunta a conclusione
    che si scrive per darsi arie di troppo
    il poco ha povertà così banali!
    sono milioni i derelitti i paria i senzacasa
    a Dio necessitanti per
    chiese conventi dame di carità mense e candele
    abiti usati
    i ricchi vanno ai concerti leggono poesie fanno politica
    sono membri di consigli accademici
    le sfilate di moda hanno le ciglia disegnate ad arco
    collane e cavigliere
    i poveri hanno soltanto le caviglie

    come parlo di rose?

    in questi giorni pensavo la stessa cosa.
    Si sente bene la vigorosa indignazione che ti è propria e che apprezzo molto.
    ciao
    franca

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  8. Carissima, i ricchi fanno i governi. Soprattutto.

    Teniamoci ben strette la poesia, le rose e la responsabilità di tenerle in vita, la capacità senza deleghe (ma neppure i governi dobbiamo delegare…) di dire ‘ma che bello…’
    e il ‘ma’ suona come un’avversativa, che esorcizza lo strato di brutto sottostante, il negativo di fondo: nonostante tutto, resta il cuore bambino che si stupisce e prova meraglia.
    ma che bello
    Un abbraccio
    zena

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      Hai ragione, Zena, governano e rubano, fanno scalate al potere scambiandosi il posto nelle alternanze scandalose.
      Dai tempi dei faraoni regnano sullla fatica dei poveri. Avallati da un bieco sistema castale, a sua volta avallato dal peggiore dei condizionamenti: quello religioso.
      E allora o si resta mummificati nei dogmi senza pensare mai con la propria testa, illudendosi però di farlo, si mistifica il pensiero.
      Tempi di presa di coscienza, spero che siano gunti, davvero.
      Al cuore bambino, per fortuna, resta la vita, la natura, il mutamento… e la capacità di sorprendersi per tutto questo.
      un abbraccio grande, carissima.

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  9. Avatar di annamaria49 annamaria49 ha detto:

    Oh Dio, che bella, credimi mi sono commossa! Ho visto tutto il male che c’è, è sfilato davanti ai miei occhi come in un film; hai descritto in poesia, in splendida poesia, cosa accade intorno a noi, a quest’Italia tormentata da coloro che ne hanno il potere e allora come si fa a celebrare una giornata dedicata a qualcosa che non c’è ed addolora? Ma questo è il mese delle rose, le bellissime rose con le spine, metafora della nostra vita.
    Ciao, cara Cristina, un abbraccio mattutino.
    annamaria

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      le spine… cara annamaria, in questo mondo sono più delle rose.
      e forse per questo abbiamo bisogno di edulcorare in qualche modo ciò che ci distoglie.
      ma l’amaro è ovunque intorno a noi.
      Tuttavia ci viene elargita anche tanta bellezza!

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  10. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    le rose, maledettamente belle, mi distolgono dal grido che proviene dagli sfortunati fratelli.
    mi chiedo come facciamo a vivere così scissi tra morte e amore.

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  11. Avatar di domenica luise domenica luise ha detto:

    Eppure le rose continuano a fiorire fra queste tombe nelle quali ci aggiriamo quotidianamente. Bella poesia. A maggio, ancora oggi, ispirano i poeti.

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  12. Avatar di guido mura guido mura ha detto:

    Molto bella, soprattutto nella versione più ampia che ho potuto leggere sulla mia e-mail. Qui in effetti mancano alcuni versi, che completano la struttura e concludono con efficacia la composizione. L’inserimento di “targhe” al verso 8 invece migliora il ritmo

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      ciao, Guido, dovrò stare attenta a cambiare le carte…in tavola….ahahah
      la prima versione mi pareva troppo esplicita e pesante, perciò l’ho alleggerita.
      come hai potuto constatare, nei miei ritocchi soprattutto tolgo.
      Grazie per tanta attenzione!

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      • Avatar di guido mura guido mura ha detto:

        Certo “trascinano catene” è molto esplicito, ma ha anche un forte impatto emozionale e poi è il necessario parallelo ritmico e semantico del precedente settenario “caviglie e cavigliere”.

        “Come parlo di rose?” è bello anche da solo, in conclusione, ma sa un po’ di orfano; i tre versi conclusivi non mi dispiacevano. E io devo imparare a star zitto, prima che qualche amico poeta o narratore mi tiri qualche accidente, in senso proprio o figurato. Forse è meglio che continui a studiare i miei autori prediletti, che almeno non possono lamentarsi dei miei interventi critici perché sono tutti morti da un pezzo. Oh Dio, nel mio ultimo articolo un paio di autori vivi ci sono; ma sono mooooolto importanti e spero proprio che non trovino il tempo di leggerlo.

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        • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

          Guido, la mia replica voleva dire semplicemente che sono lusingata dalla tua attenzione!
          Se ti ho dato l’impressione del contrario, mi dispiace, io sono strafelice quando mi si suggerisce, interroga, critica, anche… quindi approfitta del fatto che sono ancora viva e posso anche risponderti… 🙂

          Infatti mi hai fatto riflettere su quel verso, e chissà che non reintegri il tutto.
          Adesso vado a leggere il tuo articolo.
          ciao e buon primo maggio

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          • Avatar di guido mura guido mura ha detto:

            Cara Cristina, la conclusione del mio intervento era chiaramente scherzosa: ero certo che non te la saresti presa, altrimenti non avrei proprio commentato. Il mio ultimo articolo non potrai leggerlo facilmente: lo trovi solo su Letteratura e oltre. Studi in onore di Giorgio Baroni, a cura di Paola Ponti, Pisa – Roma, Fabrizio Serra editore, 2012. Essendo di recente pubblicazione non posso caricarlo sul web. Credo verrà acquistato dalle biblioteche universitarie, oltre che apparire per deposito legale alla Biblioteca universitaria di Pisa. Non credo che molti privati se lo potranno permettere, perché il prezzo è di 190 euro. Se ti interessa, mandami una richiesta su guidomura@tiscali.it , posso trasmetterti l’estratto del mio articolo in pdf. Non tratto però di poesia, ma del fantastico in letteratura. I miei soli lavoretti in cui mi occupo di poesia sono due articoli su Saba. Anche di questi naturalmente ho l’estratto.

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  13. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    vada per la deformazione passionale, ma un’ecatombe di agnelli non è che sia poi tanto desiderabile, caro Fausto. il pezzo comunque è bello, quasi gregoriano.
    non ci ho capito molto di numeri e di spine, ma non importa. 🙂

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  14. Avatar di frantzisca frantzisca ha detto:

    Concordo con Car per i ricchi, non le leggono le poesie fanno finta per darsi tono, e poi credi che le capirebbero? Il linguaggio del poeta è sofferenza e loro se ne stanno bene alla larga da tutto quello che potrebbe fargli tristezza.
    La tua voce sarà pure sdraiata sul divano ma quanta consapevolezza ha di quel che accade fuori.
    E mi sorprendi ancora!!!

    p.s.ora è il mio sessantasettesimo maggio, che mese magico.

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      se ne leggano facendo finta, o se ne scrivano per essere letti, è loro prassi intendersi su canoni da essi stessi stabiliti.
      oltre al nutrirsi dei propri impulsi, dell’appropriarsi dei territori dell’anima, esibiscono il fondo del paniere: il re è nudo, ma sono in pochi a dirlo, preferiscono creare mutande immaginarie, la proprietà, il possesso, la discriminazione.

      buon sessantasettesimo maggio.
      buone rose.

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  15. Avatar di carmen carmen ha detto:

    Fai bene invece a parlare di rose, ché ai derelitti anche una rosa farebbe aprire gli occhi e il cuore.
    Poesia bella tutta, ma sei proprio sicura che i ricchi leggano poesie? io avrei qualche dubbio… specialmente per “certi” ricchi…

    Io amo le rose bianche, perché mi sembra che siano trascurate, in generale, ma poi amo anche tutte le altre.
    Una rosa bianca è una rosa bianca, ma è molto più di una rosa bianca. (parafrasando Gertrude Stein… Una rosa è una rosa è una rosa è una rosa).
    E la tua poesia emana un profumo di rose multicolori… mi sembra di essere nel giardino della Villa Reale di Monza, migliaia di rose curatissime… stupende, come quelle della poesia.
    69° maggio: ok! ma io aspetto il 99°, anche, e oltre….!

    Buona settimana, e maggio è quasi qui, che bellezza.
    Ciao, Car.

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      se maggio potesse durare per sempre!…
      bianche o di qualsiasi altro colore, ci distolgono, anche solo un attimo, il tempo di aspirarne il profumo, di essere avvolti dalla spirale dei petali…
      ma ci allontaniamo dal mondo, e questo non mi pare giusto.
      le rose non sono per tutti…

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