formato biglia
gira e rigira intorno all’argomento
nella sferetta di cristallo fiocca
sulla metà notturna della mela
una vela l’appanna
il chiuso tondo
basta sentirne il battito
il suono dei meandri a note gravi
germogliare di neve
a ogni caduta
capovolgere e attendere
che le certezze vengano dismesse
e il dubbio venga
a porgere altro aspetto
noi che pioviamo inclusi
nella materia sconosciuta
scossi
da chissà quale mano
cristina bove
video Luciana Riommi
Questa opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 2.5 Italia.
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Ogni scritto o immagine qui pubblicati appartengono esclusivamente all'autore, salvo diversa indicazione. Si diffida chiunque a diffondere gli stessi scritti, interi o parziali, senza citare la fonte e l'autore oppure a fini di lucro. (Legge 22.04.1941 n. 633)
Un'antologia permanente a cura di Sonia Caporossi
letteratura, filosofia, arte e critica globale
A Reader's Blog
sogna la vita, mentre la vivi, intatta. uno sguardo sul mondo, a cominciare da quello vissuto, per continuare con quello vissuto e sognato.
[è necessario che la poesia divenga un sintomo della realtà]
La poesia non ha rimandi . La consapevolezza d'essere poeta è la stessa spontanea parola che Erode. Stermino io stesso il verso.
mariga de sos pensamentus
Impara l'arte e NON metterla da parte.
GUIDO SPERANDIO
cristina bove 
Pingback: Globularia di Cristina Bove | miglieruolo
scossi
da chissà quale mano
Mi fai pensare!!! bella l’immagine della sferetta con la neve e noi che siamo i pulviscoli, che bello!
Ma la cosa che mi riesce in assoluto la più difficile da capire è come tu riesca a fare così bella poesia da qualcosa a cui generalmente nessuno pensa in modo poetico!
Eh, già… è proprio qui che si vede il vero poeta, quando dà forma poetica a qualcosa che altrimenti sarebbe solo una comunissima cosa. D’ora in poi la sfera con la neve è qualcosa in più, è… poesia!
Grazie, Cristina!
car
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ciao, Car, sinceramente non lo so.
io semplicemente scrivo ciò che penso. è la mia lingua. non saprei come altro definire tutto quanto.
ma sono così contenta che le cose che “dico” siano un piacere per chi “ascolta”… e che tu ne colga con altrettanta poesia.
Grazie, cara amica!
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Noi non sappiamo niente, ma continuiamo ad interrogarci.
“noi che pioviamo inclusi
nella materia sconosciuta
scossi
da chissà quale mano”
Tutto ci è sconosciuto, ma noi ci poniamo sempre domande.
Bella, molto bella questa poesia, Cri.
Ritorno e trovo sempre Poesia Vera da Te!
Ti abbraccio
gb
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ciao, gb,
grazie di essere passata e di aver apprezzato questi versi.
ti abbraccio anch’io
notte
cb
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è un periodo molto complesso, Cri.
solo oggi ho ripreso a commentare.
mia sorella non è stata bene per nulla!
con affetto
gb
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mi dispiace, gb, so che è un brutto momento davvero.
ci sentiamo presto
un bacio
cri
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Ti ricordo sempre con affetto vero.
Appena riesco, passo da te, Cri:-)
gb
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C’è una sorta di ” andare ” in questi versi, una corrente che scende piano, ma inesorabile. Con i suoi battiti, i suoi dubbi, le note gravi.
Ed è bello lasciarsi trasportare.
Grazie Cri
Roberto
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Grazie a te, Roberto,
anche per me è bello sapere di riuscire a trasportare con le parole.
un saluto affettuoso
cri
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Che bella questa tua Globularia, e anche l’immagine con quella visuale sterminata dove la cometa sembra una freccia di speranza. In mano a chi ci capovolgiamo, pioviamo, restiamo sospesi, caschiamo e ci rialziamo? Non lo sappiamo, sentiamo dire molte cose e continuiamo a non saperlo, ogni tanto crediamo, tuttavia, di intravedere barlumi di cui abbiamo bisogno.
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grazie, Mimma, di aver portato l’attenzione oltre l’immagine.
mi hai dato modo di osservare meglio io stessa ciò che ho “dipinto”, e scoprire che, involontariamente, ho lasciato un varco ai confini della boccia…
non so come tu faccia, ma certo è che cogli l’anima delle cose.
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Quella incertezza nella chiusa è ampiamente “emendata” dalla certezza che accompagna a passo felpato l’anima pur nel suo interrogarsi, cara Cristina.
🙂
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il paradosso esistenziale, cara Marzia…
e forse dovremmo smettere d’interrogarci.
ciao 🙂
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da bambini avremmo voluto vivere sempre lì
e qualche volta anche adesso
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chiusi nella boccia, Falco?…
ci siamo comunque, su questo pianeta.
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il segreto è non posarsi mai, ma continuare il viaggio
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infatti, Massimo.
buon proseguimento di cammino…
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Magari proprio le nostre eh Cris? Bellissima ed è poco.
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magari le nostre…
grazie, Fran
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