dove i solidi formano giunture
che sia cristallo o fiocco l’apparenza
leonardesca memoria del mazzocchio
stringe piani di logica
costringe
restringe
l’infinito nel circolo dei segni.
Ecco di noi la consistenza
buchi
con intorno la vita dei genomi
non altro modo aveva
per crearci infiniti
mai dissolvenza alcuna sarà spazio
occupato dal nulla
mai limiti si pongono al finire
per poi ricominciare.
E basterebbe questo
per saperci immortali in transizione
trabecole a formare
limiti inconoscibili dal dentro
per quanto a scandagliare fuori
ci si provi
e universi che siamo sempre noi
oltre la superficie irregolare
perché solo quel foro ci è reale
intorno siamo gli infiniti piani
d’uno spettro di sfera
paradosso