De_generazioni

Sul lettino di ferro sta distesa
la donna ch’è tutte le donne
ha della vita il centro da cui nascono ondate
a dirle forme è dare forma al vento
un simultaneo piangere di ossa
straripa dalla bocca
ma chi l’ode ne tace e si distoglie
ha da sbrigarsi a vivere.
Assistono dai lati
prigionieri di sbarre mnemoniche
i nati e mai invecchiati.
mentre la madre ch’è tutte le madri
annega nel suo sangue

I figli della carne
che condiscono il pane col dolore
nella precarietà dei giorni
soggiacciono a triangoli e misure
ai falsi padri che squadra e compasso
grembiule e qualche gerla di mattoni
costruiscono templi
dimenticando la sacralità dell’essere

le genitrici restano in disparte
hanno voci che a tingerle di rosso
brucerebbero il mondo
invece preferiscono gli stretti
i vortici nei mari
e nell’azzurro incognito sperare
che da una croce germini una rosa.

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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3 Responses to De_generazioni

  1. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    cara Cettina
    se non avessimo almeno quella, di speranza, forse non riusciremmo nemmeno a scrivere poesie…

    grazie, cara albafucens.
    sono felice che tu abbia letto e gradito.
    cri

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  2. Avatar di Cettina Lascia Cirinnà Cettina Lascia Cirinnà ha detto:

    L’essere umano sta al dolore come la vita sta alla morte
    ma nelle tue parole…
    “e nell’azzurro incognito sperare
    che da una croce germini una rosa”
    è racchiuso il mistero della vita.
    Grazie
    Cettina

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  3. Avatar di albafucens albafucens ha detto:

    tragicamente intensa..
    versi che trascinano belli tutti.. ma questi sono assolutamente splendidi

    Assistono dai lati
    prigionieri di sbarre mnemoniche
    i nati e mai invecchiati.
    mentre la madre ch’è tutte le madri
    annega nel suo sangue

    sei veramente brava 🙂
    un applauso e un caro saluto

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