Accostamenti barbari

Respirano le falle
dagli scardinamenti dei cassetti
inverno da corredi d’aglio
e merletti___ gialli di tempo___
i cavalli normanni alle lor poste
arrivano improvvisi come ladri
senza sapere come troveranno
la casa
una strada perfetta o un mobile tarlato
una tavola adatta ai tiptologi
o un lettino di ferro
da scavarci il suo primo cuore come
la mozzarella fresca

una bambola cieca
ancora i boccoli
del mio bambino biondo platino

e mia madre che nemmeno è polvere
più
che durerà solo un pensiero

artificio di luce
cade la ragnatela__ prima dondola__
cerca di andare a capo

nei muri s’inabissano le voci
ma gli echi…
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e QUI il giovedì da Mauro Antonio Miglieruolo

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Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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32 Responses to Accostamenti barbari

  1. Avatar di aitanblog aitanblog ha detto:

    Il fatto è che i cassetti della memoria a volte si aprono da soli e ti fanno trovare cose che non ti aspetti e nemmeno sapevi di sapere, e sono così vasti e profondi, a volte, i cassetti della memoria da nascondere quello che conservano e rivelare all’improvviso ricordi che si erano dimenticati.

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  2. Avatar di domenica luise domenica luise ha detto:

    Pensieri turbolenti, nei quali s’inserisce il verso, in corsivo, della cavallina storna, evento tragico anch’esso e fondamentale nella vita del Pascoli come gli altri accenni che si riferiscono alla tua: ti immergi nella storia del dolore umano con sotterranea pietas.
    Mi tocca molto la chiusa, che credo determinante alla potenza di questa poesia: “Nei muri s’inabissano le voci / ma gli echi…”
    Dimentichiamo tante cose della nostra vita, ma gli echi sono spietati, inamovibili anche se non presenti nel ricordo razionale.

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      certo, cara Mimma, la turbolenza è un vero maestrale e i pensieri sollevano foglie e polvere…
      stasera ho una strana apatia, vorrei quasi non esserci.
      ti abbraccio però e ti ringrazio di essere entrata nel profondo di questi miei versi impetuosi.

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  3. Avatar di maat maat ha detto:

    Ricorda solo la bellezza
    lascia andare ogni distorsione ingannatrice
    sii compassionevole con la tua parte credula
    abbracciala e confortala
    era in buona fede.

    m.

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  4. Avatar di a margueritex ha detto:

    Mi sembra che abbiano già detto tutto gli altri. Un abbraccio

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  5. Avatar di Anna Maria Anna Maria ha detto:

    Sguardo desto e allertato
    spalanca ripostigli
    si posa su radici
    accarezza riccioli.

    Giallo e ruggine e tarlo,
    scoperchia, illumina e sa.

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  6. un antico corredo
    la poesia
    a te*

    ciao 🙂
    f.

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  7. Avatar di falconieredelbosco falconieredelbosco ha detto:

    la casa come il corpo sono cassetti e anche se si svuotano del tutto rimane lo spirito di ciò che han portato dentro

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  8. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    Carissima Frantzisca, ci hai azzeccato in pieno!
    è tutto ciò che ci rappresenta all’esterno, la casa…
    il corpo ci preserva dalla sparizione ma anche ci infligge tempo e sofferenza.
    i ladri hanno apparenze strane, a volte sono versi di poesia, selvaggi, eppure non riescono a portare via nulla dai cassetti che contengono mille e mille ricordi, fossero anche solo riccioli impalpabili o granelli di polvere o… l’ombra di un pensiero.
    grazie
    un abbraccio

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  9. Avatar di frantzisca frantzisca ha detto:

    mmm…non so Cris, è un po’ che mi rigiro tra i tuoi versi ma tutto, tutto mi riconduce a quel verso isola-to: “la casa” come se in realtà la casa fosse il corpo, visto come contenente e non le mura che ti circondano; e tutto l’esperito di una vita risuonasse nell’intimo, compresi gli echi delle voci di chi ci ha aiutati a divenire ciò che siamo, a tracciare la nostra strada bella o brutta, i ricordi di chi ancora ci accompagna nel vivere, ma anche quelli di chi ormai non è più polvere. Tutto ha contribuito a formare il “contenuto” del contenente, a prescindere da quanto siano stati numerosi i traslochi e le case abitate è altro quello che portiamo via e non sono certo suppellettili
    e che arrivino pure “i cavalli normanni”

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  10. Avatar di atward51 atward51 ha detto:

    … nei cassetti si nasconde il mistero femminile e i pascoliani cavalli normanni giungono inconsapevoli di ciò che troveranno … versi che meritano di essere approfonditi (scrivo sotto l’effetto dei cassetti di Dalì!)
    un saluto
    Atward

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  11. Avatar di annamaria annamaria ha detto:

    Classe, originalità e profondità, quella che ti contraddistingue, cara e sensibile Cristina. Fa volare alto i tuoi pensieri, sempre: nasceranno ancora meraviglie poetiche.
    con affetto
    annamaria

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  12. Avatar di poetella poetella ha detto:

    che belle le tue parole…

    che bello leggerti!

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  13. Avatar di Stefano Re stefano re ha detto:

    Liberi… lo credo anch’io, Cristina-
    Stefano

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  14. Avatar di nn theallamente ha detto:

    apparteniamo a case e cassetti, a volte barbaramente accostati ad altri prigionieri dei muri. Chi ci libererà?

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  15. Avatar di guido mura guido mura ha detto:

    Rivisitazione di un passato pieno di echi in questi accostamenti, dall’angoscia pascoliana al mito della casa, che mi fa pensare alle atmosfere di Henry James o del nostro Landolfi o di tanta letteratura magica anglosassone. Chissà se veramente le case assorbono qualcosa della nostra vita o semplicemente la rispecchiano

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      lo penso anch’io, Guido, io che ne ho cambiate tante di case…
      ovunque ho sentito qualcosa, di allegro o di triste.
      poi c’è stata la mia vitalità a riempirne le stanze.
      poi quella dei miei figli, e l’allegria dei loro amici.
      le atmosfere così ben descritte spesso però non hanno colto l’aspetto più misterioso e profondo.

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  16. Avatar di Bianca 2007 Bianca 2007 ha detto:

    Hegel avrebbe detto “l’eterno” ossia il principio,l’inizio, è già da sempre de-finito”,io leggendo al volo questa enigmatica poesia,mi dico che,sempre si attende di riconoscere la meraviglia insita nella verità d’un “sentire” anche se vivo nel presente (finito).
    Ciao,grande veramente in tutto.Mirka

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  17. Avatar di carmen carmen ha detto:

    nei muri s’inabissano le voci
    ma gli echi…
    Mi pare ci sia una continuità con la poesia precedente, così anche il miocommento si pone in continuità con quello appena lasciato di là e dico che, secondo me, qui ci vorrebbe un’apparecchiatura tipo il silenziatore, oppure si potrebbe/si dovrebbe cercare di insonorizzare le pareti dell’anima, per far tacere anche gli echi.
    Ma è solo la consapevolezza che può dirigere i lavori di ristrutturazione dell’anima.
    La consapevolezza è il primo e più importante passo. E coon le poesie che stai scrivendo dimostri di essere… in cammino…
    Ciao
    Car

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      forse ti ho già risposto all’altro commento
      posso ribadire che la consapevolezza mi appartiene.
      il cammino riguarda altro, ed è molto più importante del resto, credimi.
      certo non smetterò mai d’imparare, soprattutto sulla natura umana, sulla mente che sta dietro ogni parola, ma quello è un esercizio che a lungo andare stanca.
      preferisco dirigermi dove volano alti i pensieri.

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  18. Avatar di massimo botturi massimo botturi ha detto:

    sei sempre originale, ironica, geniale in alcune figure

    un abbraccio Cristina

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