Morte e vita – Gustav Klimt
Se fossimo allusioni di serpente
nell’eden delle mele marce
avremmo già pagato il nostro debito
sradicando cicoria
l’albero aveva il tronco brulicante
di larve di sarcofaghe
e gli angeli
non erano nemmeno in calendario
insieme di corpuscoli
una fabbrica a ciclo ininterrotto
di cellule di feci e di pensieri
per contrapposizione ai numinosi
il tempo a vivisezionare
i nostri agglomerati metabolici
non eravamo che suggerimenti
e già ci trovavamo alle fattezze
pronte allo smaltimento
noi cibo della terra
ingannati dall’essere felici
____soltanto pochi attimi____
e condannati
a innalzare castelli e cattedrali
disseminare umori, amori, pianti
farci passare per determinanti
benché a determinarsi è sempre lei.
Siamo velluto alla sua veste eterna
il suo alimento
e forse respiriamo per farla respirare.










