ombre cinesi
mobili appena al gesto delle mani
sulle pareti nude
intorno il circo degli imbonitori
__bisognosi d’aerei personaIi
sennò come si è pari
a presidenti, papi, imperatori?__
Il balbuziente dio delle borgate
acclama l’afasia degli istrioni
a un pupazzo e ai suoi accoliti gli onori
al gregge la pastura, ammaestrare
la pecora che basta lavorare
mangiare e defecare, guardare la tivù
versare i contributi e le prebende
schiattare sulla terra col sudore
piegarsi ad ogni altare
ché tanto poi l’accoglierà gesù
nel paradiso di chi muore qui
per far la vita agiata al suo predone
il potere ha lo sporco nelle unghie
_un supermarket delle ambiguità_
distribuzione di foraggiamenti
appalti e nomine, tanto a pagare sarai sempre tu
tu prono, col tuo codice fiscale
illuso d’esser libero
ma incatenato e con la palla al piede
siamo anestetizzati da spettacoli
_il pascolo di tette e culi al vento_
dormienti tutti e intenti a ruminare
di prati con scaffali e luci al neon
ci vorrebbe una tromba sveglia_armenti
un terremoto ai timpani
e capiremmo che l’assuefazione
ne uccide più di distruzioni in massa
Molto attuale e veritiera, il malcontento aumenta, ma non troviamo ancora la forza di ribellarci. Troppo distanti gli uni dagli altri come anestetizzati lasciamo che tutto ci scivoli addosso, forse ancora dobbiamo toccare il fondo per acquisire consapevolezza o trovare il coraggio di reagire. I poeti possono fare molto, poesie come questa aiutano a far riflettere e risvegliare le coscienze.
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L’ha ribloggato su lementelettriche.
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❤ grazie!
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Formidabile invito a una presa di coscienza! Spesso mi domando se non siamo proprio noi cittadini indolenti, pigri mentalmente, rassegnati , anestetizzati dalle Tv e dai loro squallidi spettacoli, a favorire la crescita di questa vischiosa melma di “predoni”.
A noi l’obbligo del codice fiscale, come ben tu dici, a loro poverini, mai, il fresco paradiso d’un carcere alle Hawaii, 🙂 🙂
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credo che sia proprio la nostra acquiescenza a permettere efferatezze di ogni genere.
siamo così assuefatti all’iniquità dei nostri sistemi sociali che sorvoliamo sulla corruzione, sulle ingiustizie castali, sulle violenze, su tutto il male che ci assedia… pur di conservare i pochi privilegi della nostra sfera,
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