Certo che il giorno delle ninnenanne
appartiene alle madri ed anche al mare
si cullano le anime dei tanti
resinose le zattere
racconta nella sera che fu ieri
la favola dei porti mai raggiunti
né le braccia accoglienti e il seno e il latte
potevano tradirsi e farsi vele
c’è un viavai di pietrisco
non ancora del tutto massicciata
andare di fuggitive assenze
calzando i propri piedi
le nenie dei notturni incantamenti
quando non hanno sottofondi
quando
la stonatura in gola arresta il pianto
madremia madremia
chi si sofferma a pronunciarmi ancora?
avere un nome
che non sia in disuso
un nomignolo forse
me lo diedi da sola.
Ma cos’è questa voglia di sentirmi
piccola?
mi strania, mi sovverte
è un affronto alla vita che ho vissuto
e che mi ha fatto
questa.
gennaio 2011
è la fantasia perversa dell’esistere a destabilizzarci
è il dovere di resistere a farci nascere il desiderio d’essere piccole: anche invisibili
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sì, è proprio così, cara Paola!
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