vorrei scrivere il sole
gli steli di genziana
per non sentire il cappio della notte
i monti scesi a valle
hanno passi chiodati sui crinali
nel cielo un occhio aperto
batte le ciglia e provoca tempeste
qui si sta come nomi alla consolle
pronunciati di lato
e senza andare a capo
un gesto di protesta in fondo al rigo
il giorno un disco al piede
tornano amici i fiumi
e le parole sradicate e i volti
apparsi in sogno
dimmi ancora che il gesto di un amore
ha destini d’eterno
e che i ritorni
hanno passi di muschio
nella babele priva di sintassi
04/11/2010
originale e affettuosa, mi è piaciuta:-)
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grazie, Marina!
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Il titolo ❤
Ogni verso ❤
"e che i ritorni
hanno passi di muschio
nella babele priva di sintassi" ❤
Piccola grande Cri.
Perfette la musica e l'immagine.
Ti abbraccio
gb
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grazie, gb,
un abbraccio e tanti cuori anche a te
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cuori a te e alla tua arte. siete più che unite. 🙂
questa poesia è bella bella.
“vorrei scrivere il sole
gli steli di genziana
per non sentire il cappio della notte”
che dire?
vorrei scrivere il sole anche io
a presto, Cri cara
gb
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❤
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…il gesto di un amore
ha destini d’eterno…
Grande Cristina 🙂
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grazie, cara Marta 🙂 ❤
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