Veniva dagli addii cifrati
da pregresse inquietudini
recava un vaso d’ombra
colmo di voci e giochi ritrovati
_c’era nel buio qualcosa che fioriva_
in un chiarore eccentrico
nessuna competenza di se stessa
improvvisava
nella scenografia da replicante
fino ai saluti in titoli di coda
si rideva alle burle della vita
degli amori ridotti al lumicino
e si finiva col dimenticare
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