Le dita palpano il cedevole
_sotto s’avverte la struttura ossea_
seguono linee di demarcazione
sulle gambe e le braccia
si tengono distanti dalle costole
indugiano sul viso quasi fosse una maschera
_fortuna si direbbe
se non avessi il senso della resa_
figure si susseguono improvvise
nessuno le ha chiamate
e stanno a guardia delle porte
_esci soltanto quando è notte fatta_
esco sgusciando fuori dalle logiche
fuori dal noi ch’esige altre bellezze
per incontrarmi a tu per tu con me
in questa sottrazione di fattezze