Il re dei vagabondi
s’aggira sul confine della notte
in cerca delle lune sui cuscini
aspetta che la donna appisolata
stanca di mille vite
dimentichi l’azzurro latitante
e accolga il nero
mentre nel gelo ardente i testimoni
carichi di pendenze tragicomiche
fanno silenzio in camera
il prestanome della vita
il principe di tutti magistrati
bacia la donna antica
e l’abbandona
per sempre addormentata