Cominciato per dire, finito in Géricault

cristina bove

Voglio scrivere anch’io lunghi paragrafi
con citazioni di latino e greco, frasi dotte
– tanti autori hanno dato forfait nella mia testa –
io per studiare ho avuto giorni avari
e per avere almeno un’infarinatura
in sere e notti, quando i figli dormivano, leggevo
pensa un po’che follia, la storia tutta
i tomi ponderosi grigioazzurri
della letteratura di garzanti
poi quella del pensiero filosofico e scientifico

se vi dicessi d’aver capito tutto
sarei ridicol_mente menzognera
vabbe’, volevo tracannare il mondo
incamerarne pagine su pagine
facevo indigestione di nozioni
che mi colonizzavano scomposte.

Qui metterei degli asterischi
*
se me ne ricordassi
ma tutto s’ingarbuglia, una matassa di cognomi
inglesi, americani, il primo novecento
grandi poeti letti in pochi versi
senza approfondimento, quello manca.
Spaziare tra le discipline fu caotico
memorizzare ancora più difficile
ma si sedimentarono vivendo, in regioni mentali
d’un pensiero ribelle.

**
Scrivevo di emozioni, nel frattempo
senza…

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Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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2 risposte a Cominciato per dire, finito in Géricault

  1. Claudio Capriolo ha detto:

    In questo caso direi che da Baci Perugina non sono i versi ma le critiche…

    Piace a 1 persona

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