Allora t’amerò come qualsiasi cosa
una tazza o una tenda, la cassapanca
vecchia, il tarlo che la rode.
Non ti dirò mai più che sei speciale
No, ti dirò che faccio pure a meno
di vederti o di stringerti al mio petto
tanto la stessa stretta faccio al laccio
della mia scarpa, e allora t’amo
come la rosa sfatta, l’amica dei vent’anni
e il bottegaio,
t’amo come la nube della pioggia
come l’uomo del gas
il cuoco che ammannisce leccornie
l’ostetrica, il ministro, il dittatore.
Cosa vuoi che m’importi il tuo sorriso
le parole che dici quando m’ami
tanto le stesse le dirai alle altre
tanto le stesse le dirò a chiunque
questo l’amore, questo è universale…
Io sono solo un neo sul braccio destro
di una persona triste
non so amare che il viso di chi amo
non so dare a chiunque questo amore
sono attratta soltanto dal suo dire
che mi pare il migliore.
Chiedo perdono al mondo
mi nascondo
io che sicuramente non so amare.