Era bella la nave

costeggiava le terre bianche e nere
i mari allineati alle banchine
moli da poche lire a sbarco
-ma si può- chiesero sui pennoni
gabbiani reduci da poesie distoniche
-dire delle sommosse
stando seduti sulle gomene?-

rispose un pesce quasi
esanime
-sto qua per le fragranze immaginarie
opercoli di seta
circostanze branchiali
da trasformare in nuoto libero-

l’albero del veliero
issava braccia
vele a maniche corte
la bonaccia
il timoniere divagava e stelle
benché velate d’ansia
spostarono d’un attimo la sera

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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6 Responses to Era bella la nave

  1. Avatar di Sconosciuto Anonimo ha detto:

    La tua poesia, al di là di ciò che vuoi esprimere, è un piacevole dondolio sulle onde della musica. Sempre magica Cri!
    Giovanna G.

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  2. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    Sì, Maria, forse si può, e forse è proprio in quell’attimo del salto il mistero della vita.
    la sorpresa lo sai, è prima mia…
    Grazie
    baci e buona domenica

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  3. Avatar di maria d'ambra maria d'ambra ha detto:

    sì si può, parlando con i gabbiani, da fermi, dal moto immaginario, azionare movimenti e addirittura sommosse, basta soltanto riuscire a spostare il tempo dell’attimo sufficiente per un salto quantico…
    Cri c’è da rimanere a lungo a bocca aperta, come il pesce quasi esanime, per queste poesie bellissime… io boccheggio di già…
    baci

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  4. Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

    perfetto, Mimma
    non aggiungo altro…
    solo un abbraccio

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  5. Avatar di domenica luise domenica luise ha detto:

    Penso che il punto centrale della poesia sia quel “pesce quasi esanime” che sta lì per TRASFORMARE in NUOTO LIBERO quel pezzetto di vita che resta. Un pesce o una sirena o una poetessa. E le terre sono bianche e nere come i tasti di un pianoforte perché noi suoniamo la vita nelle sue gioie e dolori. Così STIAMO, e la nave, cioè il corpo che ci ha accompagnato per questi anni era, anzi è bello, anche se fisicamente eravamo più carine da ragazze.

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