Avevo scritto questi versi il giorno dopo, ne avevo fatto un post, ma per una sorta di pudore lo eliminai.
Pensai che sarebbe dispiaciuto ai miei figli sapermi così provata.
Allora perché li pubblico adesso? Perché non sono forte come mi si crede e voglio mostrare anche le mie debolezze.
Scusatemi se ho sospeso i commenti, poter condividere è già tanto.
Grazie
9 ottobre 2014
Stanotte
mentre leggevo nel mio letto
ho sentito il rumore di un’assenza
sono accorsa, c’era il suo pugno a scatti
che batteva nel piatto, sugo e pasta
schizzavano d’intorno. Non riusciva a fermarsi.
Ero pietrificata _non sapevo raccoglierlo_
pareva un bimbo con le convulsioni
e ho fatto quello che si fa da madri:
gli ho asciugato la mano dai resti della cena
aprendogli le dita ad uno ad uno
lasciava fare eppure non voleva
mi ha detto con lo sguardo “scusa”
e quello che vedevo era un avvio
verso qualcosa che ci spaventava
no, lui non aveva timore
ero soltanto io ad essere impaurita
poi s’è affacciato un attimo dagli occhi
il ragazzo di tanto tempo addietro
stupefatto che il male gli tremasse
nel petto e nelle braccia
quando s’è addormentato
la testa bianca sul cuscino
gli ho messo un bacio lieve sulla fronte
adesso sto seduta sulla soglia
_a veglia di respiro_ e se speravo
che a finire per prima fosse il mio
so che devo restare
per essergli vicina finché il suo…