mimose temerarie
resistevano al vento di scirocco
la donna se ne stava rotondeggiante e fissa
quando s’aprì
nella carlinga del comò
l’uovo dell’uomo:
ne fuoriuscì la bella del reame
vestita bianca dalla testa ai piedi
lui ne vegliò la nascita e l’amò
vide il suo corpo arrendersi all’età
e seppe accontentarsi
d’azzurre velature _e rose due_
QUESTA forse ci sta meglio
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_donna
Plaudo alla poesia e al sottotesto. Oggi per tante donne l’otto marzo è la serata sbracata con le amiche; per quella serata di niente ci sono volute morti, lotte, violenze .Ha ancora senso festeggiare l’8 marzo, nel suo significato autentico però, che non è spogliare alberi di mimose, né godersela al ristorante o ai night per una sera.
Narda
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grazie, Narda, degli apprezzamenti.
dici bene, la festa più che altro deve essere la continuità della coscienza, la memoria costante che conferisca valore agli sforzi di chi ha lottato e ancora si batte per l’uguaglianza dei diritti.
ciao
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Bellissima.
Tanti auguri.
Per oggi e per sempre.
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grazie, Aitan, per oggi e per il domani in cui uomini veri affiancheranno sempre le donne e tutti coloro che si battono per la libertà e l’uguaglianza.
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Gli albori della democrazia eh…
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purtroppo, cara Marta, siamo ancora agli albori…
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Cristina: grazie. La tua è anche poesia del mantenere viva la memoria per continuare una lotta in favore della libertà e della democrazia in un oggi violento ed antiumano.
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Antonio, la memoria è indispensabile (in quella piazza c’ero anch’io) affinché altri raccolgano il testimone, quando chi lottò non ci sarà più.
grazie
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