Isole senza sponde
nel mareggiare di relitti
sassi e merli di torri diroccate
il faro è morto
ci stanno a guardia procellarie stanche
sopravvissute al naufragare intorno
noi che imparammo a vivere a strapiombo
aggrappati alle cose irrilevanti
custodi e prigionieri delle ombre
non indichiamo porti ai naviganti
siamo profili d’isole pietrose
senza moli d’attracco
“noi che imparammo a vivere a strapiombo
aggrappati alle cose irrilevanti” ❤
Noi isole che il mare bagna e "avvicina"…
E ascoltiamo insieme queste note: ecco il nostro molo di attracco
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“noi che imparammo a vivere a strapiombo
aggrappati alle cose irrilevanti” ❤
Noi isole che il mare bagna e "avvicina"…
E ascoltiamo insieme queste note: ecco il nostro molo di attracco
Bella bella, Cri cara
E quel tuo faro dipinto…
Ti abbraccio
gb
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grazie, gb, ti abbraccio anch’io ❤
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Bellissima Cristina..
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grazie, Bianca.
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Ma un po’ siamo anche arcipelaghi…
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è vero, Aitan, vicini e separati, isole che quasi si toccano, battute o accarezzate dallo stesso mare…
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