Case di nebbia e superfici ambigue

 

miraggi -  by criBo

 

e tutti i santi giorni c’è un momento
che dici: adesso chiamo
e non lo fai
non perché non hai tempo
no. È solo una mancata prospettiva
un’abulia da fiori secchi
_è grave quest’andarsene dai fuochi
e perdersi nei giochi
programmi alla tivù
carte rimescolate in solitari
bolle dipinte, fattorie e mercati_
sembra di stare insieme e ci si arrocca
l’anima ripiegata nei cassetti

viversi a un passo dalla propria mente
distanziati da sé, dagli altri, dalle voglie nette
al posto degli specchi, paraventi
e in una sospensione altalenante
siedi e non vuoi sapere
il giorno vuoto
_l’attimo passa e puoi dimenticare_
il suolo e il volo

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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2 risposte a Case di nebbia e superfici ambigue

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