L‘uomo del carbone

https://i0.wp.com/blog.hoteleuropaischia.it/wp-content/uploads/2013/01/San-Gregorio-Armeno.jpgaveva solo gli occhi
il resto era più nero della grotta
in cui pesava carbonella e trucioli

ne aveva un po’ paura la bambina
aggrappata alla gonna di sua nonna
_sarebbero venute dal passato ombre più dense_
e non sapeva dirsi in quale luogo
fossero state aperte quelle dighe
ché a perdersi tra pieghe di grembiuli
e fiocchi sui colletti
andava a scuola già da appena nata
come tutti, del resto.

Poi venne il gas
il carbonaio imbiancò le sue pareti
si ripulì le mani
e smerciò  burro caramelle e latte

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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8 risposte a L‘uomo del carbone

  1. cristina bove ha detto:

    cerco le foto di Napoli antiche, alcune strade però sono rimaste come allora, e addirittura le crepe sui muri, i cavi della luce, ecc… palazzi con le insegne nobiliari annerite.
    ho trovato perfino la scuola elementare in cui ho frequentato le prime due classi, prima di essere rinchiusa in collegio, e ho scoperto che era un’ala del palazzo dei Carafa, nel quartiere conosciuta come la scuola della “capa ‘è cavall” perché su una colonna in fondo al cortile c’era la scultura in pietra di una testa di cavallo, appunto.

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  2. lallaerre ha detto:

    io ce l’avevo proprio di fronte casa, il carbonaio, in una botteguccia cui si accedeva scendendo diversi gradini…

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