IO non può fare da specchio
a Tu con le sue schegge di similcristallo
finito il baccarat, nel vetro si riflette OI
che non fa 10 ma 01
se poi gli passano lo straccio
sull’argento squillante della testa
attraversano il piano frantumato
Alice e il bianconiglio
la risata del gatto e il cappellaio
la regina di picche a testa in giù
riversa rifritture e déjà vu
nel rovescio di mappe replicate
a decimali minimi
frammenti a zero virgola di sé
coriandoli di silice
il mastro soffia coppe senza fondo
per santi bevitori
d’acqua e sale
Che bella poesia Crì… io, adesso, non ho le parole giuste ma pensieri – tanti – accesi come dei falò.
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