Fuori dal campo

serendipity - by criBo

Io non conosco le misure estreme, nacqui
nelle terre di mezzo e attraversai poco profonde
acque, lambire appena i piedi
e spendevo gli spiccioli di un giorno qualsiasi
le briciole di pane di un lunedì
oppure di una festa
di altre minime cose nelle tasche
e venivo a guardare dalla ruggine
di una vecchia ringhiera
lo svolgersi di un fiume tra le case

passavano tetri con le mani
serrate al petto gli habitués degli eccessi
e a guardarli mettevano brividi
eppure si sedevano nel campo di papaveri
neri, a simulare rose.
Ridatemi il mio cielo terso, il mio restare
in disparte, quello che chiedo, infine,
è camminare ancora a testa alta.
un sereno e sicuro silenzio
e poi dormire.

 

ottobre 2011

 

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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4 risposte a Fuori dal campo

  1. digito ergo sum ha detto:

    ce la fai? cammini ancora a testa alta?

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  2. Molto bella,Cri, ma, se posso, questa era per me la chiusa perfetta: “eppure si sedevano nel campo di papaveri
    neri, a simulare rose.”

    "Mi piace"

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