Analessicamente

flashback- by criBo

Sto qui sulla terrazza
specificarne dimensioni e fiori
i maledetti fiori
(il male dei poeti tramontati)
occorrerebbe un movimento a oltranza
forse un rovescio magrittiano
e  già una fumatina qui ci sta : una pipa che c’è.
Nel letto ristagnavo con le bende
ahi quanto male!
avvolgimenti interattivi, punti
e ricordavo la terrazza in fiore.

Sarebbe interessante
spostarsi nel passato del futuro
anteriormente
sì da poterne comprovare ancora
verande e frangiventi
mi vedo imbacuccata
c’è la neve
il bianco copre tutta la terrazza.
Si sciava sui monti di Laceno
(sui campi che d’estate
dicevano i ragazzi più scaltriti
si coltivasse juana e poppy bianco).

Giro di vita a scorie e rimembranze
personaggi escheriani all’infinito
riflessi nello specchio d’ogni me
perennemente in fuga nelle stanze.
S’anima il film a frotte di fantasmi
stroboscopici in attimi allunati
esacerbati dai ripescamenti
e ci si raccomanda
inginocchiati, alla dimenticanza.

                     

.

Forse la completa questa:

https://ancorapoesia.wordpress.com/2011/05/29/ceci-nest-pas-une-femme/

.

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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15 risposte a Analessicamente

  1. lievito ha detto:

    inginocchiamoci alla dimenticanza.
    sì.
    e preghiamo che arrivi, anche come barchetta di carta.

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  2. albafucens ha detto:

    è musicale lo scorrere dei versi, bellissimo Cristina, questo tuo dialogo interiore, questo tuo esplorare, ri-percorrere le molteplici stanze che nella vita abitiamo

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  3. aitanblog ha detto:

    riferimenti surrealisti, sentimenti e ricordi vividi e reali

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  4. domenica luise ha detto:

    Io mi vorrei liberare, Cristina, ma ancora non gliela faccio e cerco di conservare le cosine che ho scritto, ne faccio copie, ma ormai sono cosciente, ho capito e ho capito per sempre. Le tue poesie sono tutte belle, qualcuna eccezionale.

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  5. domenica luise ha detto:

    Per me che leggo, è uno stato d’animo fluido dove passato, presente e futuro ondeggiano l’uno nell’altro fino a quegli ultimi due versi che sono una noce di buio: ” e ci si raccomanda, inginocchiati, alla dimenticanza”, è il massimo: che una poetessa voglia davvero essere dimenticata. Avere qualcuno che si ricordi di noi e, forse, sparga una lacrima sincera al funerale è, in effetti, la stupida ambizione di tutti, che alla fine non ci importi nemmeno di questo sarebbe una stupenda liberazione.

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    • cristina bove ha detto:

      infatti, cara mimma, proprio di questo si tratta, dei nostri passi nel vissuto, flashback dicono gli inglesi, io ho appena imparato che nella nostra lingua si tratta di analessi.
      ho voluto un po’ misurarmi, tra il serio e l’ironico, spero di esserci riuscita.
      ma, come al solito, i versi si sono accomodati da soli sulla pagina.
      però mi piace moltissimo la tua visuale, in effetti, liberarsi di quest’ultima ambizione, sarebbe veramente il massimo!
      ciao

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  6. carmen ha detto:

    “il passato del futuro”… e quante altre bellissime espressioni poetiche in questa poesia “preziosissima”!
    buongiorno dal nord, ora soleggiato…
    bbbcar

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  7. ventisqueras ha detto:

    perché alla dimenticanza? attimo dopo attimo si costruisce il futuro e delle splendide immagini sorte negli occhi il freddo si cancella

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