Non proprio una dimenticanza

pioggia e nebbia- by Cristina Bove

C’era un posto di blocco alla veranda
una scia di formiche irrisolte
e piangevano resina gli abeti
la vasca dei tageti soleggiava
come una tomba viva _l’acqua morta
nel finire dell’ombra un prato stanco

ci furono pitture nel loggiato
prima che s’imbrunisse nel giardino
novembre e la sua pioggia a cancellare
nel comprensorio ville abbandonate
morivano di mele non raccolte
di sipari e viluppi arrugginiti

sembra d’udire i cani ed i richiami
i figli che giocavano agl’indiani
ignari dei dolori _quelli veri_
erano sbucciature alle ginocchia
non pugnalate al cuore.

Ci guardano i recinti ed i cancelli
quasi fossimo ladri di ricordi
la casa è ancora lì, ma la vernice
che rinverdisce le persiane, che
squilla nel prato inglese il verde folto,
è come una passata di pennello
che va stingendo nella galaverna

Avatar di Sconosciuto

About cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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6 Responses to Non proprio una dimenticanza

  1. Avatar di tramedipensieri tramedipensieri ha detto:

    Nei ricordi, in quasi tutti, c’è sempre una casa a richiuderli. Ed ogni tanto si aprono le finestre a si fa entrare un pò d’aria. Profumi diversi allora la invadono, a seconda delle stagioni.

    buona giornata Cristina
    ciao
    .marta

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      Vero, Marta, i ricordi appartengono quasi sempre alle tane del cuore, che siano case in cui ci ritenemmo al sicuro, o circostanze in cui scampammo miracolosamente alla morte. Ci riconducono sempre, nel bene e nel male, alla vita.

      buona serata
      cri

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  2. Avatar di fattorina1 fattorina1 ha detto:

    Ciao Cristina. Buona giornata. Ho appena letto la tua poesia che mi sembra quasi rasserenante nella non dimenticanza. I ricordi non trasudano menzogne, non si truccano con belletti smaglianti, trovano un luogo dentro di noi dove ricantucciarsi per fare ogni tanto “cucù”, come giochi di bambini. Ci tengono compagnia, anche quando sono dolenti e malati; la distanza ne sfuma l’ombra nera e osano anche raccontarci chi siamo .
    Narda

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      Proprio così, Narda, si accucciano in angoli nascosti, salvo balzare fuori quando meno te lo aspetti. I ricordi. Specialmente quelli che segnarono tappe importanti della nostra vita.
      A volte ci salvano da uno sfinimento maggiore, e sicuramente, come dici tu, “osano anche raccontarci chi siamo”.

      ciao
      cri

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  3. Avatar di carmen carmen ha detto:

    Quasi fossimo ladri di ricordi!
    Ma sono così vividi quei ricordi che non occorre rubarli, sono lì che ci guardano, loro… i ricordi… per chiedere di nuovo vita. I ricordi sono la parte più bella della nostra vita, anche quelli cattivi, anzi forse lo sono di più questi, perché ci hanno insegnato più che i ricordi dei giorni lieti.
    Oscar Wilde diceva che dietro il dolore, la sofferenza, c’è solo il dolore, la sofferenza, senza alcuna maschera: c’è l’anima.
    Dietro ogni parola di questa poesia (come di tutte le tue, dico…!) c’è la tua anima bella.
    Buongiorno Cristina.
    Car

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    • Avatar di cristina bove cristina bove ha detto:

      Car, è stato un po’ come tornare sul luogo del delitto… la dmenticanza è quasi l’uccisione del passato, determina il silenzio della mente sui luoghi che lasciammo a malincuore.
      Sono passata davanti a quella casa, intorno l’aria si mescolava a quella di allora, e sono confluite nel presente contorni e forme di ciò che non esiste più. O meglio, esiste solo nella mia mente. Nella mia anima.

      grazie!
      buona serata
      cri

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