Fughe paradosse

il cuore a pezzi - by criBo

Timbrare il suolo a misura di piedi
correre dai talloni alle meningi
impronte a perdifiato
Achille e tartaruga al tempo stesso
_ utopico il sorpasso_  (dove siamo?
e dove sarà quel punto esatto?)

È come andare stando fermi al centro
precipitare senza mai atterrare
e senza mai raggiungersi alle spalle
risorgere da voli _pindarici o terricoli_
diventare orizzonti
o scomparire

                            

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
Questa voce è stata pubblicata in CriBo, poesie e contrassegnata con , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a Fughe paradosse

  1. fattorina1 ha detto:

    Il paradosso di Achille e la tartaruga nei tuoi versi assume le sembianze di una deità bifronte; l’uomo, misero nella sua ricerca d’infinito, non troverà pace e la stazione definitiva è quella orizzontale.
    E’ un bel parlare colto della morte.
    Narda

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...