Hai visto mai?
Che se la presbiopia tende a velare
i dintorni dell’anima e degli occhi
e fa calare nebbie sui contorni
dei gelsomini in fiore e controvento
nell’anosmia d’un sole rarefatto
ne disperde il profuma inutilmente
sarà che scende rapida la sera
e taglia in tondo scena ed orizzonte
fra le trine increspate dei ricordi
e tu allontani il libro della vita
lo sposti sotto il lume ed al riparo
siedi col gatto in grembo a riposare
hai visto mai?
Che poi se da lontano
ti chiamassero i nomi dell’amore
ancora solo un filo del sentire
degli anni azzurri e nitidi al tuo sguardo
quando la primavera era negli occhi
ti accenderebbe per un giorno ancora
di rinverdito desiderio
e allora
senza nemmeno mettere gli occhiali
vedresti all’improvviso chiaro il mondo
da vicino e lontano
ti danzeresti dentro un paso doble
come una ballerina di flamenco.
pag 13 “Il respiro della luna” (Edizioni Il Foglio – 2008)
Eh, hai visto mai… che non è mica tutto scontato!
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cara Narda, malgrado le difficoltà quotidiane, mi rimangono figli, amici e poesia, fino all’inizio di un altro giorno.
🙂 grazie!
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E’ proprio bella questa poesia. Invita a sperare: non fornisce certezze ma nel fastello delle immagini, hai visto mai? Vorresti, vorremmo…, lo usiamo a pretesto per il nuovo giorno.
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Non la ricordavo, ma è… bellissima!!!
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grazie, Car_issima!
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