I corpi non s’incontrano al bar

Se potesse fermarsi ad aspettare
per riprendere a vivere più tardi
saprebbe collocarsi nel momento
che se ne sta in disparte

un lume associa le fotografie
leviga visi d’ombra
_si può vivere d’arte e d’altra vita_
quella che non sarebbe appartenuta
a questi dislivelli orfani al tocco

potrebbe scoppiettare d’arzigogoli
però sempre con garbo culturale
scoprirsi tronco ricoperto d’edera
stormire appena al fiato

febbraio 2013 

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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4 risposte a I corpi non s’incontrano al bar

  1. elis19mr ha detto:

    Mi ritrovo in questi versi Cristina, sono tra quelli che hanno superato la gioia del risveglio mattutino nella certezza che quello “era” il giorno per cui era valsa la pena aspettare.
    Quando ti rendi conto che ciò non è stato allora pensi:
    “Se potessi fermarmi ad aspettare
    per riprendere a vivere più tardi…”

    🙂

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  2. cristina bove ha detto:

    Se potessi fermarmi ad aspettare
    per riprendere a vivere più tardi…

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  3. fattorina1 ha detto:

    La vita è dentro e s’abbevera a ciò che fuori la incrocia; la stessa visione può essere strassa e foriera di catene di connessioni.
    I poeti possono abbracciare tutto il bene e il male del mondo, ma temono di essere schiacciati e spesso si appartano negli angoli e coltivano arte senza applausi.

    Piace a 1 persona

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