Se potesse fermarsi ad aspettare
per riprendere a vivere più tardi
saprebbe collocarsi nel momento
che se ne sta in disparte
un lume associa le fotografie
leviga visi d’ombra
_si può vivere d’arte e d’altra vita_
quella che non sarebbe appartenuta
a questi dislivelli orfani al tocco
potrebbe scoppiettare d’arzigogoli
però sempre con garbo culturale
scoprirsi tronco ricoperto d’edera
stormire appena al fiato
cristina bove
video Luciana Riommi
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Un'antologia permanente a cura di Sonia Caporossi
letteratura, filosofia, arte e critica globale
A Reader's Blog
sogna la vita, mentre la vivi, intatta. uno sguardo sul mondo, a cominciare da quello vissuto, per continuare con quello vissuto e sognato.
[è necessario che la poesia divenga un sintomo della realtà]
La poesia non ha rimandi . La consapevolezza d'essere poeta è la stessa spontanea parola che Erode. Stermino io stesso il verso.
mariga de sos pensamentus
Impara l'arte e NON metterla da parte.
GUIDO SPERANDIO
cristina bove 
Mi ritrovo in questi versi Cristina, sono tra quelli che hanno superato la gioia del risveglio mattutino nella certezza che quello “era” il giorno per cui era valsa la pena aspettare.
Quando ti rendi conto che ciò non è stato allora pensi:
“Se potessi fermarmi ad aspettare
per riprendere a vivere più tardi…”
🙂
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cara Elis, a volte penso a come sarebbe la vita se scorresse come un film alla moviola, con la possibilità del fermo-immagine …
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Se potessi fermarmi ad aspettare
per riprendere a vivere più tardi…
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La vita è dentro e s’abbevera a ciò che fuori la incrocia; la stessa visione può essere strassa e foriera di catene di connessioni.
I poeti possono abbracciare tutto il bene e il male del mondo, ma temono di essere schiacciati e spesso si appartano negli angoli e coltivano arte senza applausi.
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