distopica

telomerasi - -by criBo

 

ci separò da amebe ed infusori
ci corredò d’encefalo e colonna
occhi, frattaglie, coliche, verruche
peli superflui e posizione eretta

sarebbe stato meglio farci a palla
ché rotolando e rimbalzando
almeno avremmo scorto il cielo
di tanto in tanto

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
Questa voce è stata pubblicata in poesia umoristica, poesie, poesie da non saper che farsene e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

9 risposte a distopica

  1. fattorina1 ha detto:

    Si procede a testa bassa, gli occhi sbiechi o a terra; non sappiamo vedere frammenti di cielo; rotolare a palla, tanto rotoliamo con minore grazia, dici e speri che di tanto in tanto si veda l’azzurro.. Trovo questa poesia tremenda e graziosa.

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  2. pieramariachessa ha detto:

    Un testo che a una prima lettura può sembrare leggero, in realtà, di grande profondità. Bella l’idea del “farci a palla”, dal momento che raramente ci ricordiamo di guardare verso l’alto, dando a questo termine più significati.
    Ciao, Cristina, buona serata.
    Piera

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  3. gelsobianco ha detto:

    Eh sì, rotolando, avremmo visto il cielo.
    Essere palle, sì.
    Mi piacciono i tuoi bei versi (che hanno la tua ironia) e il tuo dipinto. ❤
    Ottima la scelta del video.
    Ti abbraccio, Cri cara.
    A presto!
    🙂
    gb

    Piace a 1 persona

  4. Anghessa ha detto:

    sempre scelte argute e simpatiche!!

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  5. Pingback: distopica | Blog di Aldo Anghessa

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