Giardino d’estate

Scoppia di sole
sbocciano figli d’uomini e roseti
le bombe in tasca
le corone d’oro
le condanne del tempo
a chi sa di latino anche il dileggio
mi sorprende il leggio
leggo io
che mi rintano nelle mie costanze
e prendo ogni stagione
anzi mi prende.

Nella mia casa che di mio non ha
nemmeno il suo pulviscolo
difatti
resto isolata tra le quattro mura
accoccolata al centro

uno sguardo ogni tanto mi proietta
fuori sul lastricato
e non c’è differenza
tra lo sparpaglio intorno e me
e le foglie
mi differenzio solo nel colore
io sono bianca

 

estate 2011

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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