Filogenesi metafisica

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insieme d’incostanze: l’io depone
l’uovo del suo sentirsi unico
tra le infinite repliche
nasce l’uomogirino e in una virgola
a sua insaputa è già cambiato il mondo
i tu
i voi
i noi
i loro
principiano giornate sotto il sole
in questa dimensione da pantano
schiude la consistenza
accenna la variabile

si nasce tondi e non si muore quadri
tuttavia
non esistendo stampi nel difforme
oltre le coordinate dei batraci
si può nascere tondi
morire quadri
e non finire mai

da “Una donna di marmo nell’aiuola” (edizioni Campanotto) 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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7 risposte a Filogenesi metafisica

  1. lallaerre ha detto:

    non esistono stampi nel difforme… e per fortuna! E lì, secondo me, la creatività

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    • cristina bove ha detto:

      come non è mai la stessa acqua quella che scorre nel fiume, e mai la stessa che bagna le sue sponde e leviga nel tempo il letto e i ciottoli.
      forse il creare è un levigare d’altre forme gli esseri, farli diversi pur essendo simili

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      • lallaerre ha detto:

        e farlo senza avere stampi preconfezionati, anzi sfidando le attese collettive di un “noto” che rassicuri, proponendo forme che nascono da una visione più acuta del “reale”, sicuramente diversa dalla visione comunemente accettata e consolidata… insomma per creare occorre saper guardare, guardare oltre, con la trasparenza di occhi azzurri… Ciao Cri

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  2. In effetti l’evoluzione del cambiamento ci porta a indossare forme totalmente diverse da quelle originarie….

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