in spazi non adatti a contrastare
l’asimmetria dei tempi
_l’amore perdonava sfasature _
nella contiguità del vuoto
astratti e veri
uniti e separati
si moriva ridendo in extrasistole
pontiluce
tra quelle dimensioni inusitate
e il dire muto
non si poteva presagire
quella precoce uscita dalla scena
_per logica sarebbe stata lei
a incamminarsi prima_
ma l’interposta luce da parete
ne decretò il prosieguo e l’abbandono
restò confusa
nella metà della cornice, sola