Battezzare una falla
di navemadre ferma in darsena
squarcio da cui pescare il cielo
caduto in mare prima del naufragio
ci perdonino i figli
la perdita di bussole
le imprese non portate a compimento
i miraggi condussero lontano
le tempeste spogliarono progetti
perdemmo alberi e vele
ci ritrovammo persi tra relitti
si nasce in strade liquide
si naviga a soggetto
fino all’estrema collisione
e nei frangenti le cartografie
salvate da salsedine di pianti
un lascito di porti da scoprire
ai discendenti