di nascosto
da quella me tergiversante
che mi gabbava con romanticismi
_scrisse perfino di gabbiani e amori_
m’incontro coi poeti del disordine
quelli dei fiori morti e giorni dispari
prendo distanza
dai qualunquismi del dolore
dalle lamentazioni mie ed altrui
dalle epopee di eroi crepuscolari
scritte su pagine di sabbia
siamo fugaci apparizioni
fuochi di paglia apparsi per un attimo
e subito scomparsi
in una pandemia d’assuefazione