Mese di rose per antonomasia
è qui che si dichiara ai costruttori
d’armi _nei paesi di pace son le fabbriche_
guerrafondai per vocazione
e noi stanziali inermi
non possiamo proteggervi dal male
figli di tutto il mondo
né preservarvi dalle delusioni
ché ci sovrasta l’ansia
e l’amore non basta a fare tregua
noi madri sulla linea del congedo
vorremmo confortarvi
narrando ancora fiabe come quando
eravate bambini
ma questi tempi sono accidentati
hanno la crudeltà degli invasori
mettono a nudo la ferocia umana
l’avidità spietata _in questo mese
sbocciano sangue e spine_